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Egli non
è
soltanto l'ideatore ma quasi sempre l'e–
secutore tecnico delle cose da lui concepite. Cesellatore
e patinatore dei propri bronzi, plasticatore, dipintore,
invetrinatore e cocitore delle proprie ceramiche, orafo
delle proprie oreficerie, _egli sa trarre partito anche dalla
imperfezione dei mezzi tecnici consuetudinari per dare
impronta singolare di arte al proprio lavoro. La incri–
natura d'una coperta vitrea, una colatura, un sobbolli–
mento, un'affiammatura e sino una deformazione per
.eccesso di fuoco, come l'asprezza superficiale di una
fusione metallica, come la strana forma di una ' perla o
l'acqua torbida o il ghiacciuolo di una pietra (in ciò
ebbe grande predecessore
il
Lalique), sono nelle sue
mani mezzi spiritosi dr orginalità e di vivida manife–
stazione artistica.
Invano dunque si cercherebbero nelle opere del Lerche
le impeccabilità , fisico-chimiche dei processi delle arti
del fuoco e le meccaniche delle arti manuali, ma tali
deficienze nulla tolgono alle opere uscite dalle sue mani
e molto esaltano invece la virtù del suo ingegno affer–
mante la signoria dell'arte ' sui 'mezzi e sul materiale
adoperati per esprimerla.
MEDAGLIA D'ORO.
HANSEN Frida, tappezzeria, Cristiania.
Medaglia d'oro con più voti per diploma d'onore.
Un altro singolare carattere di opere e un altro
schietto temperamento di artista
è
quello che emergeva
dall'esame intelligente delle tappezzerie della signora
Frida Hansen. Il suo nome e
il
suo valore non erano
certo ignoti a coloro che ebbero agio di studiare nella
grande Mostra parigina
i
prodotti di questa vera crea–
trice del tessuto artistico norvegiano,
il
quale ha assunto
ormai un carattere proprio ed ha fornito materia d'imita–
zione ad artisti di regioni straniere già avanzate neÌ1'arte
moderna, come sarebbero
l'Austria
e l'U!1gh:ria.