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di cui dispongono i poteri pubblici ad incoraggiare ed
a svolgere in degno modo il novello indirizzo artistico
industriale dell'Ungheria. Nè soltanto col favorire la
funzione della Società Ungherese per le Arti Decorative,
nè soltanto col sovvenzionare pecuniariamente e intellet–
tualmente le Scuole d'arte applicata esercitano
il
loro
benefizio, ma col largire somme considerevolissime ai
due organi ufficiali del movimento artistico ungherese,
pratici mezzi anch'essi di pubblico insegnamento; inten–
diamo la
Rivista Magyar fparmil Veszet
ossia
Arte
Decorativa Ungherese
e l'altra dal titolo
frlintalapok
ossia
11 Disegno.
È
concessa alla prima . la somma di
25.000
franchi all'anno, e alla seconda
5°.000.
Anche una rilevantissima somma è stata largita dai
detti Ministeri alla Società delle Arti Decorative per
attuare ed organizzare convenientemente la Mostra Un–
gherese all'Esposizione di Torino.
Un esempi? di tanta sollecitudine dello Stato verso
cittadini di buona volontà, che concordemente lavo–
rano allo incremento dell'arte in ordine ai bisogni della
vita, meritava di essere segnalato dalla Giuria, e coro–
nato, per unanime consenso, dal premio supremo.
SOCIETÀ UNGHERESE PER L'ARTE DECO–
. RATIVA, Budapest.
Diploma di onore ad unanimità.
Trattasi della Società testè menzionata, composta di
oltre
5000
soci, fra artisti, industriali, manufatturieri,
operai ed amici dell'arte.
Tale collettività aduna tutte le giovani energie, tutte
le volontà più operose, tutti gli intelletti più aperti alla
luce della bellezza adornatrice delle cose.
A questo armonico fascio di forze individuali devesi
la organizzazione ·della Mostra Ungherese in Torino,
dove non pochi soci, artisti ed industriali, lavorarono
alla riuscita dell'opera comune senza rimunerazione ma–
teriale di alcuna sorta.