Casa del Senato dopo i restauri. Fotografia Studio fotografico Gonella, 2013. © MuseoTorino
Di questo edificio, che si suppone sia stato sede della Vicaria della città dopo il castello di porta Fibellona, restano le finestre medievali, che risalgono al secolo XIV-XVI.
Il 13 luglio 1943 pesanti bombardamenti che interessano l'intera città colpiscono anche l'isolato in cui è inserita la casa del Senato, che riporta danni consistenti sul fronte della piazza e su via Conte Verde. Si registrano, in particolare, sei piani distrutti ai civici 6 e 8 di via Conte Verde, sul lato ovest, sei piani sinistrati all'angolo con via Palazzo di Città, cinque piani distrutti ai civici 13, 15, 17 di largo IV marzo. Danni minori riguardarono le vicine chiese dello Spirito Santo e del Corpus Domini e gli edifici residenziali con negozi affacciati su via Porta Palatina e via Torquato Tasso.
La casa si trova tra piazza delle Erbe e il Duomo, nel cuore medievale della città. Dell'impianto dell'edificio, di quattro piani fuori terra, restano alcuni elementi litici di reimpiego romani nei pressi dell'ingresso, e, all'ultimo piano, finestre con elementi in cotto, databili tra il secolo XIV e il secolo XVI.
Gli elementi decorativi e architettonici furono riportati alla luce alla fine del secolo XIX da Riccardo Brayda, nell'ambito del progetto di riscoperta di antichità cittadine. Lo stesso Brayda supponeva che la casa fosse stata sede della Vicaria (ufficio con funzioni giudiziarie) dopo che era stata abbandonata l'antica sede degli uffici, situati all'interno del castello di Porta Fibellona, diventato ormai luogo di residenza della corte e non più fortezza. I rilievi e gli scavi eseguiti da Brayda indicano che l'edificio probabilmente era anche dotato di una torre merlata.
Il fabbricato, danneggiato dai bombardamenti, è stato ricostruito nella parte interna negli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel 2012-2013 parte dell'edificio è stata oggetto di un intervento di restauro da parte della DE-GA S.p.a. con progetto dello Studio De Ferrari Architetti. Il progetto prevedeva l'inserimento di una torre di nuova costruzione come raccordo fra le due strutture, quella medievale e quella moderna. La porzione dell'edificio verso nord-est, in direzione della chiesa dello Spirito Santo, attende tuttora opere di ristrutturazione e manutenzione.
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CASA DEL SENATO
Largo IV Marzo 17
Edificio di valore documentario, esempio di edilizia rappresentativa di età medievale. Costruzione del XV secolo, in parte trasformata nel XVI secolo. Era Casa del Consiglio superiore di giustizia con profonde segrete nel sottosuolo in tre ordini sovrapposti, costruite forse su fondamenta di edificio di età romana o comunque con materiale romano. I tre piani fuori terra (il quarto è seicentesco) nel XV secolo ricevevano luce da finestre ogivali (ne è conservata una al terzo piano e traccia di una al primo), sostituite con aperture rettangolari incorniciate da modanature in cotto nel XVI secolo. Sono in parte visibili i soffitti a travature in legno con mensole dei piani superiori. La casa è stata in parte restaurata intorno al 1890 da R. Brayda (liberato il prospetto delle sovrastrutture sei e settecentesche e ripristinate alcune finestre e relativa decorazione in cotto).
R. BRAYDA, 1889, pp. 14-23
Tavola: 41