Scheda: Luogo - Tipo: Vie e Piazze

Piazza Palazzo di Città, già Piazza delle Erbe (medievale)

Durante la dominazione dei principi d'Acaia (1295-1418) la piazza fu il centro di attività artigianali e commerciali, il luogo dove si teneva il mercato. Le prime fonti che attestano l'esistenza di strutture coperte per ospitare i banchi dei calzolai risalgono al 1230.

 


Indirizzo: Lat: 45.07332 Long: 7.68133

Notizie dal: XIII Sec. (1200-1299)

Trasformazione: 1375

Ampliamento: XV Sec. (1400-1499)
seconda metà

Categorie

  • medioevo | piazza

Tag

  • mostra medievale

La piazza era il centro pulsante della vita cittadina ed era collegata direttamente con le piazze circostanti.

Fin dalla metà del secolo XIV erano ben definite zone specializzate per la vendita di merci diverse ed erano presenti strutture mercatali in muratura.

Nel 1375, quando il Comune acquistò la sua prima sede, la piazza fu sopraelevata; l'intento di ampliarla e di liberarla dai banchi dei beccai (macellai) si manifesta già in un ordinato comunale del 1438. La piazza fu ampliata però soltanto nella seconda metà del Quattrocento: furono demolite alcune case e fu modificato il regolamento del mercato con l'intento di rendere il luogo più decoroso: sulla piazza, oltre alla nuova sede del palazzo comunale, si affacciavano infatti anche palazzi, case con portico e botteghe, luoghi di residenza di alcune tra le famiglie cittadine più potenti.

Prima dell'acquisizione della nuova sede gli ordinati comunali forniscono notizie in ordine a interventi e divieti ai proprietari di edifici affacciati sulla piazza e ai titolari di banchi del mercato: si tratta per la maggior parte di disposizioni volte a mutare radicalmente l'aspetto della piazza. I provvedimenti erano volti ad allontanare le attività che potessero essere fonte di cattivi odori e sporcizia.

Le trasformazioni architettoniche e le disposizioni comunali in materia di pulizia e decoro devono essere lette anche in relazione al nuovo quadro politico determinato dalla permanenza della corte sabauda in Torino; era infatti cresciuto il numero di ambasciatori e ospiti stranieri, attirati dalla presenza dei duchi.

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