Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Lapide dedicata a Alasonatti, Casana, Castellaneta, Di Costanzo, Gardoncini, Marangoni, Scaglia, due partigiani francesi non identificati

Lapide dedicata a Osvaldo Alasonatti, Giuseppe Casana, Ciro Castellaneta, Guido Di Costanzo, Giovanni Battista Gardoncini, Vittorio Marangoni, Ermanno Scaglia, partigiano francese non identificato (forse Paul Bouvier), partigiano francese non identificato, collocata in via Cibrario 1.


Indirizzo: VIA LUIGI CIBRARIO 1

Realizzazione: 30 Settembre 1945
Collocazione della lapide

Restauro: 2011
Intervento conservativo a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

1. 12 ottobre 1944

"La lapide, collocata all’angolo con piazza Statuto sull’edificio che ha sostituito nel 1959 le costruzioni preesistenti, ricorda la fucilazione qui avvenuta per rappresaglia di nove partigiani, già detenuti alle carceri Nuove, nelle prime ore del 12 ottobre 1944. La sera precedente, un attentato partigiano aveva provocato il ferimento di 10 militari tedeschi della Ordnungpolizei e di un civile italiano, per il lancio di una bomba contro la facciata dell’albergo Tre Re in piazza Statuto. La rappresaglia venne ordinata dal comando tedesco e coinvolse alcuni dei quadri di comando della 2ª divisione Garibaldi, catturati durante i rastrellamenti che avevano pesantemente investito le valli di Lanzo il mese precedente. La notizia suscitò reazioni: si ebbero scioperi e fermate in alcune fabbriche, alla Spa il 17 ottobre, nei giorni seguenti alla Grandi Motori, al Lingotto, a Mirafiori; il 29 ottobre, sfidando la presenza nazifascista, veniva deposta una corona sul luogo della fucilazione, sotto la protezione di sappisti armati.

N. Adduci, Gli altri. Fascismo repubblicano e comunità nel Torinese (1943-1945), cit. 264

Raimondo Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, Torino, Einaudi, 1958, p. 264

Torino 1938/45. Una guida per la memoria, Torino, Città di Torino, Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea, 2000, p. 68" (1)

2. Alasonatti Osvaldo (1922 - 1944)

"Nato a Torino il 5 luglio 1922, sottotenente dell’Aeronautica, capo di Stato maggiore della 2ª divisione Garibaldi, col nome di battaglia Pippo. Medaglia d’oro al valor militare.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

Seicento giorni nella Resistenza, Torino, Consiglio Regionale del Piemonte, 1983, p. 13" (1)

3. Casana Giuseppe (1908 - 1944)

"Nato a Piacenza il 12 giugno 1908, da famiglia di tradizioni socialiste, si trasferì giovanissimo a Torino. Nel 1939 entrò come operaio animista alla Fiat Grandi Motori: in fabbrica rinsaldò i rapporti con l’organizzazione clandestina comunista; alla caduta del regime divenne membro della rinata Commissione interna. Dopo l’8 settembre 1943, dovette abbondonare la fabbrica per sfuggire all’arresto e si unì alle prime formazioni delle valli di Lanzo. Dal giugno 1944 fu comandante della polizia della 2ª divisione Garibaldi; venne catturato con Gardoncini il 29 settembre 1944 a Balme.

R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., p. 264

Gianni Dolino, Partigiani in val di Lanzo, Milano, Angeli, 1989, pp. 116-117" (1)

4. Castellaneta Ciro (1924 - 1944)

"Nato a Lucera in provincia di Foggia il 31 gennaio 1924, residente a Torino in via Cesana 59, partigiano del 1° settore Sap.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese" (1)

5. Di Costanzo Guido (1925 - 1944)

"Nato a Novara il 16 maggio 1925, residente a Torino in corso Novara 96. Non ancora diciottenne seguì il padre, ufficiale superiore, nelle prime bande sopra Corio, poi fu commissario di brigata nella 2ª divisione Garibaldi. Venne arrestato il 12 settembre 1944 a Pian Audi di Corio e condotto dapprima alle carceri di Ciriè e poi nel braccio tedesco delle carceri Nuove.

Medaglia d’argento al valor militare.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese; Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8

B.A. Zaffiri, Il fanciullo martire: Guido Di Costanzo, “Battaglia Nuova”, n. 10, 25 aprile 1946;

“La Fiaccola Ardente”, 2, n. 1, gennaio 1947, p. 4

Seicento giorni nella resistenza, cit., p. 92" (1)

6. Gardoncini Giovanni Battista (1895 - 1944)

"Nato a Inzino, in provincia di Brescia, il 12 maggio 1895. Fu giovanissimo militante nel movimento socialista e aderì fin dalla fondazione al Partito comunista d’Italia, collaborando con il gruppo torinese dell’”Ordine Nuovo”.

Sempre sorvegliato dalla polizia, nel 1935 impiantò una piccola industria meccanica. Nel 1941 venne deferito al Tribunale speciale per la sua attività di propaganda antifascista. Ripresa l’attività politica alla caduta del regime, la sua abitazione di via Cigna 46 divenne uno dei centri attivi dell’organizzazione comunista in città. All’8 settembre partecipò alle trattative con il generale Enrico Adami Rossi per la difesa di Torino. Raggiunte le prime formazioni delle valli di Lanzo, nel giugno del 1944 è comandante della 2ª divisione Garibaldi; fu sorpreso da pattuglie tedesche e catturato con Casana il 29 settembre. Medaglia d’oro al valor militare.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese; G. Dolino, Partigiani in val di Lanzo, cit., pp. 116-117

R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., p. 264

Seicento giorni nella resistenza, cit., p. 46" (1)

7. Marangoni Vittorio (1912 - 1944)

"Nato a Torino il 10 luglio 1912, residente a Biella, partigiano della 50ª brigata Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese" (1)

8. Scaglia Ermanno (1922 - 1944)

"Nato a Alpignano in provincia di Torino, residente a Torino in via Cesana 44, partigiano del comando della 2ª divisione Garibaldi.

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese" (1)

9. Partigiano francese non identificato (forse Paul Bouvier)

"Partigiano francese non identificato (forse Paul Bouvier)

Apmt, Processo Schmid, f. Istruttoria, verbale dell'interrogatorio di Ugo Campagna, 1947" (1)

Note

(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, pp. 93 - 95

Fonti Archivistiche

  • Aisrp, Archivio dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea
  • Apmt, Archivio della Procura Militare di Torino

Soggetti correlati

Ente Responsabile

  • Istoreto
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà
  • MuseoTorino