Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Edificio ex caserma Montenero

Il complesso ottocentesco, composto da bassi fabbricati, sorto sull'area delle preesistenti scuderie napoleoniche, fu un poligono di tiro, uno stabilimento militare e poi caserma Montenero, che nel 1872 divenne sede del corpo degli Alpini. Danneggiato lievemente dal bombardamento del 18 novembre 1942, fu poi alloggiamento per le famiglie profughe di Istria e Dalmazia. Dismesso, fu in parte demolito per costruire sull'area la scuola Nievo. Alcune parti della struttura, ora in abbandono, sono ancora visibili dal lato di via della Brocca.


Indirizzo: Lat: 45.05592166239003 Long: 7.693498134613037

Costruzione: 1860

Bombardamento: 18 Novembre 1942

Dismissione: 1966

Categorie

  • bombardamento | caserma

Tag

  • bombardamenti | trasform

Indice

Bombardamenti

Durante l'incursione aerea del 18 novembre 1942, venti locali dell'allora caserma Montenero vennero sinistrati da bombe dirompenti, che provocarono crollo di volte, danni ai muricci, parziale distacco del tetto. Tutte le lesioni furono riparate. Tra il 1959 e il 1964, una parte dell'edificio viene adibito ad alloggiamento ECA per le famiglie istriano-fiumano-dalmate esodate.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
Edificio già destinato a servizio della caserma Montenero, in seguito adibito ad attività artigianali-industriali
Via della Brocca 7, Largo Mentana

Segnalazione di edificio di significato ambientale e documentario, esempio di edilizia ottocentesca di servizio. Complesso di edifici attuato in tempi successivi; il nucleo più consistente è attuato tra gli anni '60 e '85 dell'Ottocento, il restante intorno al 1887.

[Catasto RABBINI], 1866; A. FOGLINO, 1973-74.
Tavola: 50/59

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 606, cart. 12, fasc. 16, n. ord. 7

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà