Scheda: Evento - Tipo: Storico

Esodo giuliano-dalmata a Torino

In seguito alla pressione espulsiva adottata dalla Jugoslavia di Tito, tra il 1944 e il 1956, non meno di 250.000 persone appartenenti alla componente nazionale italiana abbandonano i territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Un fenomeno conosciuto come esodo giuliano-dalmata, che porta a Torino un cospicuo nucleo di esuli.


Inizio: 05 Febbraio 1947
arriva a Torino il primo nucleo di profughi giuliano-dalmati

Data dell'evento: 1949
a Torino sono censiti 2.748 profughi giuliano-dalmati

Data dell'evento: 1958
a Torino sono censiti 8.058 profughi giuliano-dalmati

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Alla data del 31 dicembre 1946, l’Annuario Statistico della Città di Torino censisce in città 343 individui provenienti dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. Una cifra, come prima conseguenza dell’esodo, destinata ad aumentare nei mesi successivi. Il primo nucleo di giuliano - dalmati, 100 persone, giunge alla stazione di Torino Porta Nuova la notte del 5 febbraio 1947. Un arrivo cui ne seguono altri, portando a un consistente aumento delle presenze, passate dalle 2.748 unità del 1949, alle 8.058 del decennio successivo. Giunti in Italia portando con sé il minimo indispensabile, gli esuli vivono nella condizione di profughi: non sono in grado di provvedere autonomamente alla loro sopravvivenza, ed è necessario approntare ricoveri destinati ad accoglierli. La soluzione più immediata è di affidare la loro sistemazione a centri di raccolta. A Torino i profughi giuliano-dalmati trovano ospitalità nel Centro Raccolta Profughi delle Casermette di Borgo San Paolo, luogo simbolico della loro presenza sul territorio cittadino. Una minima parte è invece trasferita all’interno di strutture assistenziali (collegi, colonie o alla Casa della divina provvidenza del Cottolengo) o in altri comuni della provincia di Torino, dove sono attivi complessi come le Casermette di Venaria-Altessano, le Casermette di Rivoli e le Casermette di Borgone di Susa. Dal 1954, inizia nel quartiere di Lucento la costruzione del Villaggio di Santa Caterina: un gruppo di case che a partire dal 1955 accoglie le prime famiglie di profughi che, gradatamente, lasciano le Casermette per trasferirsi in abitazioni vere e proprie.

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico della Città di Torino, Fondo Ente Comunale di Assistenza, Cartella 1074, Fascicolo 2, Assistenza Post-bellica delegata dallo stato. Corrispondenza, 1945-1947

Luoghi correlati

Ente Responsabile

  • ISMEL