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costituiscono importanti elementi paesistici di sepa-

razione, atti ad isolare ed enucleare i piccoli poggi

che si susseguono a corona lungo il Po.

Non è qui il caso di sottolineare l'importanza

ambientale e paesistica di tale corona verde di poggi

e piccole conche sul Po, luogo di insediamento pri-

vilegiato di grandi «vigne», ville ed edifici di eleva-

to decoro, con parchi e giardini (cfr. relazioni sui

complessi « C»). Nella mappa, tali tratti di bosco

non sono stati trattati come aree a sé stanti da sotto-

porre a disciplina; sono stati aggregati ai complessi

«C» di cui costituiscono parti integranti.

(') Cfr. G. PRATO, 1908.

(

2

) Cfr.

Disposizioni delle Regie Costituzioni del /729

e

Disposizioni delle Regie Costituzioni del /770, in [Raccolta

Duboin], 1. XII,

tit, IV «Dei boschi e delle selve», pp. 1009-

1011 e pp. 1075-1079; t XXIV, vol. XXVI.

(3) Cfr.

Disposizioni delle Regie Costituzioni del /729,

cit., p. 1009.

(4) Cfr.

Disposizioni delle Regie Costituzioni del /770,

cit., p. 1075.

(5) Cfr.

Manifesto generale detle caccle con ordini per la

conservazione ed il miglioramento dei boschi sino alla distanza

di dieci miglia dalla capitale,

del 2 marzo 1739, in

[Raccotta

Duboin],

I.

XII, tit. IV »Dei boschi e delle selve», p. 1018;

t. XXIV, vol. XXVI.

(6) Cfr.

Disposizioni detle Regie Costituzioni [...],

1729 e

1770, cit.

(7) Cfr.

Disposizioni delle Regie Costituzioni

[...], 1729 e

1770, cit.

(8) Cfr.

Manifesto generate delle caccie [...],

2 marzo

1739, cit.

(

9

) Cfr. I primi catasti figurati della collina, d'inizio Otto-

cento: il

[Catasto GATTI, territorio],

1820-1829 per la collina

appartenente a quei tempi a Torino e il

[Catasto SERENA, Ca-

voretto],

1810 per Cavoretto costituente Comune separato.

(

1

o) La «mosaicatura» delle fotografie aeree del 1936,

incollata su supporti rigidi, è conservata all'Archivio Storico

defla Città di Torino; (ASCT,

Tipi e Disegni.

66-1-1/3).

Complesso ambientale collinare « S »

Cornice

ambientale

di Superga

I. DEFINIZIONE

Il complesso in questione, di interesse paesisti-

co-ambientale, è localizzato sulle pendici sommitali

del colle di Superga, dominato dalla Real Basilica

juvarriana.

Esso costituisce cornice alla basilica, monumen-

to di alto valore storico-artistico e di grande impor-

tanza ambientale in rapporto al disegno della città e

al paesaggio del Piemonte centrale.

In anni recenti, la realizzazione di nuovi edifici,

il piantamento di alberi e giardini, l'installazione di

antenne hanno alterato gravemente i caratteri storici

del complesso « S », in rapporto alla basilica.

II. INDIVIDUAZIONE

La zona collinare da disciplinare in relazione al

rapporto storico-ambientale con la basilica

è

ben più

vasta del complesso in questione: essa comprende il

complesso « V, » (versante solivo della dorsale di

Superga), il complesso « P

1

» (conca dei tetti Giva-

nin), il complesso «B» dei boschi del versante set-

tentrionale del colle, verso S. Anna e S. Mauro.

Tuttavia le indicazioni fornite con apposite rela-

zioni per la salvaguardia di tali complessi (.V

1

»,

p

i

» e « B »), risultano già sufficienti per salvaguar-

dare anche il rapporto ambientale con la basilica che

le domina dall'alto.

Per il complesso in questione « S », risulta invece

necessario suggerire specifiche indicazioni di salva-

guardia, in relazione alla vicinanza e al rapporto piìi

diretto con il monumento.

III.

QUALIFICAZIONE

La posizione e la conformazione naturale fanno

del colle di Superga un elemento orografico cospi-

cuo e particolarmente panoramico, dominante su

gran parte dell'arco della pianura torinese. Il colle

costituisce la massima elevazione (670 m) della par-

te centrale della collina di Torino ed è ubicato alla

estremità settentrionale della dorsale tra la Valle del

rio Serralunga e la Valle del rio Dora, dove questa si

biforca nella dorsale di Sassi e nella dorsale di Mon-

canino, parallela al Po.

La cima del colle era luogo santo da secoli: nel

Trecento vi fu costruita una chiesa in onore della

Beata Vergine delle Grazie o Nostra Signora di Su-

perga; tra il 1416 e il 1466 la chiesa fu ricostruita e

passò sotto il patronato della Città di Torino; nel

1520, gli Agostiniani si proponevano di trasformare

Superga in Sacro Monte (

1

).

La tradizione celebrativa sabauda vuole che il

duca Vittorio Amedeo II e il principe Eugenio fosse-

ro saliti sul colle il 2 settembre 1706 per esplorare le

posizioni dei Francesi che assediavano Torino e che

in tale occasione il duca avesse fatto voto di realiz-

zare una basilica in onore della Vergine.

Di fatto la Real Basilica (eretta da Filippo Juvar-

ra tra il 1717 e il 1731, sul luogo della chiesetta della

Beata Vergine delle Grazie, demolita nel 1715) ven-

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