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Carlo Felice, a Piazza Carlo Felice; a tali schede si

rimanda per l'analisi storico critica specifica, essen-

do l'asse subordinato alla caratterizzazione dei sin-

goli nuclei costituenti.

Si evidenzia in particolare il valore fortemente

ambientale, in senso urbanistico, della bipolarità

sorretta sugli attestamenti della facciata della Sta-

zione di Porta Nuova e della facciata e

controfacciatadiPalazzoReale (fuga trapassante)

(cfr. relazione ambiti

1/1; 1/2;

1/3)

formata da sistema porticato

continuo

e da

ricorren-

te,

se non

rigida,

skyline, di alto

valore ambientale

sul fronte meridionale

- da analoga edilizia, senza portico, di valore

ambientale

— da residuati edilizi dell'impianto antico della cit-

tà, con ristrutturazioni recenti

— dalla emergenza storico-artistica della Chiesa di

S. Tommaso, ristrutturata radicalmente (Carlo Cep-

pi, 1895) per adattarne l'impianto planimetrico alle

nuove esigenze della via diagonale

(cfr. relazione ambito

1/1

e scheda nucleo

1/128).

Asse

a.12

« Via Pietro Micca.

I. DEFINIZIONE

Asse urbano

costituito da

Via Pietro Micca

Asse

a.13

«Via Cernaia - Via

S.

Teresa

-

Via

Maria Vittoria

(tratto)

I. DEFINIZIONE

di valore ambientale e documentario.

II. INDIVIDUAZIONE

E FORMAZIONE STORICA

L'asse corrisponde al taglio diagonale operato

nel tessuto ad impianto ortogonale della città vec-

chia, la «città quadrata», nel quadro delle

operazioni di ristrutturazione urbanistica avviate sul supporto

legislativo della Legge di Napoli (1885) e proseguite

fino a Novecento inoltrato. La strada, progettata con

l'asse attestato sullo spigolo sud-ovest di Palazzo

Madama, ha tagliato diagonalmente gli isolati di

impianto medievale, attuando una completa opera-

zione di rinnovo urbano che ha lasciato però in alcu-

ni isolati irrisolta la saldatura dei fabbricati e degli

spazi di relazione nuovi con quelli preesistenti. La

soluzione formale adottata nell'innesto delle due

estremità della via in Piazza Solferino e in Piazza

Castello definita dopo un lungo dibattito nel-

l'amministrazione e nella vita culturale della città

è risolta con attestamento bipolare, particolarmente

evidente sullo spigolo di Palazzo Madama.

III. QUALIFICAZIONE E CONNESSIONI

L'asse a.12

è

connotato

sul fronte settentrionale, per tutta la sua estensione

da nucleo di edilizia con residenza qualificata e

negozi, prevalentemente di matrice eclettica, uni-

Asse urbano

- costituito da Via Cernaia (con attestamento

sulla Stazione di Porta Susa), da Via S. Teresa, da

Via Maria Vittoria fino a Via Plana (in corrispon-

denza, approssimativa, degli spalti della antica for-

tificazione)

- di valore storico-artistico da Piazza Solferino

a Via Plana

— di valore ambientale e documentario da

Piazza XVIII Dicembre (con attestamento sulla

Stazione di Porta Susa) a Piazza Solferino.

II. INDIVIDUAZIONE

E FORMAZIONE STORICA

L'asse corrisponde, nel tratto di Via Maria Vit-

toria, alla principale strada baricentrica del secondo

ampliamento barocco della città, decretato con Re-

gio Editto del 1673 su disegno definitivo di Amedeo

di Castellamonte. La via, originariamente progettata

con portici continui, fu ridimensionata qualitativa-

mente con il Regio Editto del 1678 che abolì

l'obbligo dei portici, ma mantenne l'obbligo di costru-

zione sul filo stradale, normando a tre piani l'altezza

delle case almeno sugli angoli delle vie; già nel Sei-

cento infatti veniva sottolineata l'importanza, anche

strategica, della strada nella definizione della « Città

Nuova di Po», come proseguimento della via che

portava alla Cittadella, su cui era attestata, in quanto

...strada che principia dalla Cittadella, e passa in

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