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lacqua che riceve un ordin e e porta
la
mano al saluto. Gli altri
cavalli sono montati da ufficiali di ordinanza, c fra essi, con mo–
venza piena di grazia e di vita, s'impenna quello del conte San
Marzano; a sinistra è una colonna di fanteria ove parvi vedere la
profondità delle righe e quasi il cadenzato movimento della marcia,
tanto è mirabilmente disegnata e fusa. Nel centro un gruppo di
piante, e più lontano su di un'altura è una batteria da campagna.
All'angolo sinistro un cavallo, di scorcio, con in sella un maggiore
di linea.
I due fianchi minori del piedestallo sono occupati dalle seguenti
infelicissime
iscrizioni, dettate dal canonico Durio, che stavolta non
fu certo all'altezza della sua bella fama di reale epigrafista.
FERDINANDO DI SAVOlA
DUCA DI GENOVA
FERITO A MORTE
II,
CAVALLO
NELLA BATTAGLIA DI NOVARA
SEPPE VENDICARE CON VALORE
L'INGIURIA DELLA FORTUNA
VITTORIO EMANUELE II
RE D'ITALIA
TESTmONE DELLE PRODEZZE FRATERNE
CON l\IEMORE AFFETTO
ERESSE
MDCCCLXXVII
Se la seconda di queste epigrafi, che nel monumento oCCll pa il
fianco posteriore, senz'essere nemmeno troppo bella è tuttavia tol–
lerabile, così non può certamente dirsi della prima; e la critica
unanimemcnte fattal e anche da chiari ssimi letterati avrebbe potuto
consigliare chi di ragione a corre ggerla o farla modificare a miglior
dizione.
Il giudizio del pubblico che, a dispetto di qualunque pretesa o
ribellione a quello pronunziato dagli artisti, dagl'intelligenti o pseudo–
intelligenti, è il più competente di tutti, fu vivissimo e pieno di
sincera ammirazione per quel magnifico gruppo dal pensiero ardito
c drammatico che vi s'immedesima, . dalla perfetta ed abilissima
esecuzione.
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