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VIII

PREFAZIONE

focillante, scendere dai finestroni della Biblioteca reale ' e scherzare coi

riflessi delle vetrine e delle pelli dorate e colorate dei libri. lo me ne

stava, sprofondato fra pile di libri vecchi, seduto al mio solito cancello

sul quale vanto ornai un semi-diritto di prescrizione acquisitiva per usu–

capione. Mi si appressò ilare e florido il buon Vincenzo, e con voce scher–

zevote ma con intenzione seria, venne a stuzzicarmi sul mio capriccio

di accumulare cartoline:

Perchè non trarne succo?

- Quale?

- Oh! bella; una

Bibliografia stor/ca della MonanMa di Savow!

Al sentirmi proporre un tema sul quale mi apparecchiava da anni

e per il quale si struggeva il mio cuore di bibliofilo e di bibliografo,

rimasi come sbalordito per contentezza e colta la palla al balzo glie la

ricacciai tosto:

.

- Rimane inteso; ma ad un patto, senza del quale gitto i miei fo-

gliolin i al vento.

- Si può conoscere?

- È

poco e molto; pretendo la sua collaborazione.

Il discorso fu lungo, anzi si riprese per più giorni e finì con questa '

bibliografica alleanza che credo, senza vanterie, possa citarsi modello di

concordia, dove il lavoro di ricerche dovea essere e fu oggettivamente

diret.to

ad accrescere i comuni tesori, quello di classificazione spogliato

di suscettibilità soggettive ed intese

solta~to

al vantaggio degli studiosi.

Fu allora che scrivemmo al rispettato nostro e rimpianto Presidente

di Storia patria questa lettera di proposta e di richiesta:

A.

8.

E. il Oonte

~ecleri[Jo

Sclopis

P?'esidente della R. D. di StO?'ia pat?'ia

Torino.

((

Eccellenza,

Torino,

10

marzo 1876.

I(

Desiderosi noi sottoscritti di provare a questa

R.

Deputazione la nostra

riconoscenza per averci inscritti nell' Albo de' suoi membri effettivi, pensammo

di offerirle un lavoro comune

j

epperciò preghiamo l'E. V. che giudichi nella

sua saviezza se crede o no conveniente di presentare la seguente proposta.

cc

Persuasi che còmpito della Deputazione non

è,

come s'usa nelle Accademie,

di render di pubblica ragione scritti e lavori privati, ma piuttosto di radunare

documenti e materiali a servigio dei cultori 'delle patrie memorie, riputammo