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l'intaglio del mobile, e del mobile italiano in ispecie, ma
non cessa pertanto di essere una ricerca degna di nota
e meritevole di rispetto.
Nella costruzione del mobile invece, ove se ne eccet–
tuino appunto le seggiole testè menzionate, che hanno
movenze libere e alcune davvero leggiadrissime, l'artista
quasi abbandona la sua anima di scultore per divenire
un rigido dialettico della forma, non altrimenti da come
farebbe un mobilista di razza nordica europea. La sua
fantasia soggiace allora alla ragion costruttiva nei suoi
rapporti con la materia impiegata; la linea astratta svol-
. gesi dalla .sua mano rigidamente, a volta, p1a razional–
mente sempre e va pel suo corso costruttivo con conti–
nuità e con logica connessione. -
Tali carattari si affermavano in ispecial modo nella
stanza da studio, ultima espressione del mobilista torinese,
nella quale lo scultore quasi rinnegava sè medesimo
per divenire architetto pensoso, anzi meditativo ..... Ma
se ciò conferiva all'ambiente una tal quale rigidità ger–
manica, non toglievagli nobiltà e non faceva meno ap–
prezzabile la bella esecuzione - curata amorosamente
dall'artista medesimo - la delicata e armonica intona- –
zio ne, la distribuzione delle masse, dei piani, dei rilievi,
delle luci e delle ombre e infine il pensiero organico
dominante e collegante le parti varie della complessa
stanza.
Ma più in alto di tutto stava l'esempio dato dall'ar–
tista, fattosi guidatore di operai ed operaio egli stesso,
penetrato di fede nel rinnovamento delle arti ornamen–
tali e rifuggente da tutte le forme delle volgarità facili,
lucrose e piacenti alla moltitudine incolta.
. D'ARONCO RAIMONDO, Architetto.
Diploma d'onore a grande maggioranza,
Il premio attribuito al vincitore del concorso per gli
edifizi i dell'Esposizione vuoi essere considerato ' siccome
un premio di ordine particolare.