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Una certa sovrabbondanza di associazioni metalliche,
ossia di ferrature, di serrature, di cardini, dava nondi–
meno un carattere proprio a questi recenti mobili fioren–
tini, e molto di più vi contribuiva il loro colore timido, ·
quasi neutrale, intonato all'aspetto del legno il cui colore
arieggiava quelli delle patine fatte sacre dal tempo.
Ora qualunque valore piacesse di assegnare a questo
insieme di opere, fatte di pregi e di deficienze, il certo
si
è
che esso dinotava una prestabilita intenzione di ben
fare, una ricerca amorosa e soprattutto una timorosa co–
scienza. Se non l'ardire fortunato, la Casa Cutler e Ge–
rard non rappresentava nemmeno quella cieca baldanza
di molti i quali non vedono nel mobilio moderno altro
che
'un
accesso di moda transitoria, di cui le Riviste
illustrate si fanno ispiratrici e maestre e di cui. si fan
giudici i ricchi plebei.
FERRARI VITTORIO, Fabbricante di stoffe e tap–
peti, Milano.
Medaglia d'oro ad unanimità.
Non certo copiosa era la Mostra dei tessuti di questa gio–
vane officina lombarda, nè tutte le cose esposte erano meri–
tevoli d'intenso esame. I tappeti, per esempio, vennero
esclusi da ogni giudizio non per la loro tecnica fattura,
promettente anzi che no, nei limiti modesti di una na –
scente industria nazionale, ma per la loro impronta ar–
tistica non ancora affermatasi.
Fra le stoffe invece eranvi saggi considerevoli per la
sezione nella quale figuravano , considerevoli per disegno
e per fattura, e la Giuria, fedele al principio fondamen–
tale del proprio mandato, trasse da ciò argomento del
premio.
A parte una bella stoffa
brochée
a mazzo lini, troppo
fedelmente ispirata a un noto e vecchio esemplare in–
glese, venne assai apprezzato, fra altre cose lodevoli,
un tessuto a doppio diritto e a triplice ordito, di larga
composizione floreale, fatta in guisa da poter servire