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saranno informati i vostri giudizi. La costituzione stessa
« della Giuria - continuò a dire - è prova non dubbia
« dell'intento nostro, e della volontà deliberata di uscire
« dalle vecchie consuetudini , Una suprema responsabilità
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incombe sull 'opera dei Giurati: sceverare, a norma del
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buon gusto e del sape re artistico, le buone dalle cat–
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tive semenz e nei pr odotti dell' Arte nov ella, affinchè
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l'Industria, cotanto vitale ai di nostri, po ssa essere
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pr aticamente avvi ata verso i novelli orizzonti dischiusi
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dall' Arte , e perchè
il
ventesimo secolo sappia se avrà
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uno ' s tile degno di succeder e alle geni ali manifesta –
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zioni estetiche d ei secoli che lo hanno preceduto » .
Il proclama e il programma della Mostra, adunque,
elaborati a loro tempo con lunga medi tazione e con pre–
ciso disc ernimento, venivano cos i a ribadirsi nell'intelletto
dei g iudici de lla Mostra , in complesso, e de lle opere dei
singo li espositori in pa rticolare.
Nel primo era solennemente affermato, col bisogno
di
ravvicinare l' Arte alla vita,
l' intento di
sollevare le
arti minori, soffocate sin qu i dalla espansione puramente
meccanica dell'industria .
Alla qual cosa non poche re–
gioni straniere hanno già da tempo consacrata opera
d 'intelletto e di mano, mentre l'Italia, paga delle sue
antiche glorie, entra novi ssima nell'arringo.
Nel programma poi è detto come
questa Mostra non
fosse da confondere con le consuete esposiz ioni manufat–
turiere, e che vi si dovessero considerare soltanto quei
saggi originali che dinotino uno sf orzo verso il rinno- :
uamento estetico della forma.
Per tal modo venivano naturalmente esclusi dalla gara
- praticamente non furono tutti esclusi dalla Mostra
per ragioni forse di opportunità, forse di convenienza,
su lle quali la Giuria non ha il diritto di soffermarsi –
t~tlti
quelli ogg etti cile sono semplici riproduzioni di stili
esistenti o p rodott i di una fabbricazione industria le non
ispirata a sensi d'arte.
Davasi tuttavia agli espositori ,