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equanimità verso gli espositori stranieri che erano
In
maggior numero ed in massima parte assenti .
"In omaggio a questi principii la Giurìa non tenne
alcun conto delle non poche e non brevi relazioni
scritte che le furon trasmesse insieme con esemplari di
gazzette nazionali ed estere contenenti articoli laudativi
per gli uni, dispregiativi per altri espositori. Un naturale
senso di ripulsione anzi - anche questo è giustizia con–
fessare - assalse l' animo dei giurati contro queste pre–
parazioni o imposizioni che volessero dirsi , e ciò non tanto
.per l'offesa che ne veniva alla coscienza collettiva dei giu–
dici quanto perchè esse dimostravano il difettoso concetto
che non pochi giudicabili aveano del fine vero della
Mostra e dell'opera della Giuria.
È
facile intendere, intanto, il motivo per il quale espo–
nendo le cose sin qui riferite ci siamo soffermati singo–
larmente sulla Sezione Italiana. La Giuria, composta in
massima parte di stranieri , - due dei quattro italiani
essendo rappresentanti d'interessi stranieri - dovea
bensì rendere omaggio alla Nazione che li avea chia–
mati e ospitati. Ma ciò non è tutto. Essa aveva altresì
il
dovere di rendere palese ai membri del Comitato
Generale e alla grande famiglia degli espositori - agli
italiani in ispecie - con quale soda preparazione di
intelletto e con quanta timorosa disposizione di animo
i giurati imprendessero la "diffi cile opera loro affidata.