

tuoco, anche questa volta il teatro della Moda, viene
distrutto, pare che un destino crudele abbia preso di
inira tutti i teatri torinesi; gli unici a restart* sono il
Carignano ed il Vittorio Emanuele, gli altri sono
stati distrutti parte dagli spezzoni incendiari, altri
dalle bombe dirompenti.
La notte del
17
dello stesso mese, altra incur
sione, altri incendi, palazzo Carignano è stato col
pito, ci volle il pronto intervento dei pompieri, per
che non facesse una catastrofe.
Poi si ebbe qualche mese di tregua. L ’K noven bre
vennero su Torino, ma con minor ferocia, così pure
il
1
dicembre
1943
.
Tornarono di nuovo, si erano tanto affezionati a
noi, la notte del
3
gennaio ad inaugurarci l'anno
nuovo, forse faceva troppo freddo e vollero incen
diare solo poche case, ma il
29
marzo
1944
piom
barono di nuovo su Torino, vi furono vari incendi,
il più spettacolare è stato quello della Fiat, era stato
colpito il deposito.
Un distaccamento completo di pompieri, con
autobarelle, camioncini di pronto soccorso, carri at
trezzi, autopompe, si diressero a gran velocità sul
luogo colpito.
11
fuoco era avanzato, mandava un calore infer
nale, i vigili con le pompe, a mo’ di fucile, gli die
dero l'assalto.
Si lottava contro un nemico terribilmente mici
diale e inesorabile. La lotta fu dura e nello stesso
tempo apocalittica.
I
vigili del fuoco con mente fredda cominciarono
a guadagnare terreno a palmo a palmo, senza mai
dire una parola, impegnati e protesi verso il loro
nemico distruggitore. Le fiamme gorgogliavano alle
volte ruggivano e si divincolavano perchè prese di
petto dagli assalitori.
Getti di liquidi si incrociavano in tutte le dire
zioni, prendendo di mira il cuore dell’incendio per
isolarlo, dopo ore e ore di combattimenti estenuanti,
le fiamme mutarono in fumo ed i pompieri subito
parvero inghiottiti ed avvolti in una nube nera, si
temette di loro, ma dopo ricomparvero in uno stato
da sembrare uomini appena usciti daU’inferno.
In questa impresa rimasero dei vigili del fuoco
contusi e qualche altro ebbe un principio di asfissia.
Ma ancora una volta i vigili del fuoco diedero
prova di coraggio e di abnegazione.
Il
25
aprile
1944
ancora incursione con piccoli
incendi, così pure il
4
giugno dello stesso anno e
l'ultima incursione il
24
luglio
1944
.
In poche parole ho descritto l'azione e gli inter
venti dei pompieri di Torino durante il periodo dei
bombardamenti.
Sulla nostra città vi furono ben
39
incursioni
e
17
mitragliamenti. Ma su
39
incursioni, solo per gli
incendi, i vigili del fuoco dovettero intervenire per
ben
3826
volte, numero esatto delle scottature di
massimo grado subite dalla metropoli piemontese.
Di questo
3826
incendi, i veri
listi furono
i pompieri dell
’83
Corpo di Torino, essi diedero
prova di un coraggio non comune: sempre sulla brec
cia, mai stanchi, sembravano uomini di granito.
Ma sono sicuro, anzi certo, che i cittadini tori
nesi sono riconoscenti ai vigili del fuoco, dell’opera
eroica compiuta per tutto il periodo che durò la guer
ra. per la costanza ed il coraggio dimostrato, coraggio
vibrante di entusiasmo e di fede, consci del pericolo
a cui si esponevano.
I
vigili del fuoco seppero, in quegli anni, superare
con sforzo sovrumano per giorni e notti consecutivi
ostacoli e stenti di ogni sorta per porre in salvo vite
umane, case di cittadini e preziosi materiali delle
nostre fabbriche.