Sinagoga. Fotografia di Dario Lanzardo, 2010. © MuseoTorino
Dopo diverse vicissitudini di carattere finanziario e tecnico, la sinagoga della comunità ebraica fu inaugurata nel 1884 nella zona di Porta Nuova, nell’allora recente quartiere di San Salvario. La Sinagoga fu distrutta dai bombardamenti del 1942 e poi ricostruita.
Acquisiti i diritti civili grazie alla concessione dello Statuto Albertino nel 1848, la comunità ebraica torinese cominciò a spostarsi dal ghetto di piazza Carlina verso altre zone della città e decise la costruzione di una sinagoga con annessa scuola ebraica. Un primo concorso pubblico nel 1859 vide vincitore il progetto di Alessandro Antonelli, che risultò però sproporzionato rispetto alla disponibilità finanziaria e alla consistenza numerica della comunità. La costruzione venne così interrotta e nel 1875 venne concluso uno scambio con il Municipio cui andava l’edificio da terminare (la Mole antonelliana) mentre alla comunità un terreno nel quartiere di San Salvario sul quale realizzare un tempio di dimensioni più contenute. L’architetto Enrico Petiti (1838-1898) risultò vincitore del nuovo concorso del 1880 e realizzò un edificio caratterizzato da quattro torri a cupola di stile moresco e da un portico con colonne tortili sormontato da un grande rosone. La struttura accuratamente decorata, che ospitava la grande sala quadrangolare riservata al culto e altri ambienti destinati alla scuola e alla comunità, venne distrutta durante i bombardamenti del 20 novembre 1942 e ricostruita dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, tra 1945 e 1949.
La Sinagoga fu colpita dal bombardamento notturno del 20 novembre 1942, da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro. Le bombe incendiarie distrussero completamente il luogo di culto ebraico.
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
TEMPIO ISRAELITICO
Via S. Pio V 12, Via S. Anselmo
Edificio religioso.
Edificio religioso di valore storico-artistico, esempio di gusto eclettico di ispirazione moresca. Progettato dall'ing. Enrico Petiti nel 1880.
ASCT, Progetti Edilizi, f. 220/1880: M. LEVA PISTOI, 1969, pp. 120 sgg.
Tavola: 49