

affaccio su strada dei giardini (muri di cinta, muri di
sostegno di terrapieni, terrazzi coronati da parapetti
e balaustre) sono sempre risolti con cura e spesso
con un certo impegno decorativo; l'ingresso princi-
pale sulla strada è sottolineato da un elemento archi-
tettonico di una certa rilevanza (portale in muratura,
cancello fiancheggiato da piloni, portina coperta da
un piccolo terrazzo sporgente); il percorso di ingres-
so è spesso coperto da un pergolato; in ogni caso un
pergolato o un « berceau » , o « pinnacolo » , non pos-
sono mancare nel giardino, coperti con viti, glicine
o con le caratteristiche roselline senza spine (
12
).
Siffatta continuità nel tempo di taluni criteri e
caratteri compositivi ha contribuito ad amalgamare
nell'ambiente del borgo presenze architettoniche di
epoche e di gusti anche notevolmente lontani, dal
Seicento all'inizio del Novecento, dal barocco al
liberty.
III.3.
Strutture di riattamento, legate a recupero
dell'originario tessuto rustico-agricolo per abita-
zioni di carattere piccolo-borghese e popolare, tra
Ottocento e Novecento
Il fenomeno può essere seguito puntualmente
attraverso la sequenza dei catasti più recenti dal
Catasto
RABBINI,
Cavoretto,
I864 in poi.
Il fenomeno si manifesta con particolare intensi-
tà nel periodo tra Ottocento e Novecento: gran parte
delle antiche cellule rurali (cfr. punto III.1), non
riplasmate in residenze per villeggiature con giardi-
no (cfr. punto III.2.), vennero riattate in case d'abi-
tazione permanente suburbane, ad opera degli stessi
antichi proprietari passati dalla condizione contadina
alla condizione di lavoratori in città, o di addetti a
servizi nel borgo, oppure ad opera di torinesi, quivi
trasferitisi, appartenenti ai ceti piccolo-borghesi e
popolari (in prevalenza negozianti, artigiani, mae-
stranze operaie e impiegati, con attività di lavoro a
Torino o a Cavoretto stessa, oppure in pensione)
(13)
III.3.1. Caratteri urbanistici
I riattamenti in questione si distribuirono, nel-
l'ambito del borgo
- in modo diffuso e discontinuo, sulle residue cel-
lule rurali delle zone predette, caratterizzatesi come
prevalentemente residenziali con giardini (cfr. punto
III.2.1.)
- in modo addensato e con relativa continuità, nel-
le altre zone e in particolare negli isolati sui lati
lunghi (settentrionale e meridionale) della Piazza
Freguglia, meno interessati da riplasmazioni in resi-
denze civili con giardino dotate di certi livelli di
decoro e rappresentatività (cfr. punto III.2.1.).
Nei due isolati di Piazza Freguglia i riattamenti
in questione portarono alla frantumazione dei grandi
cortili agricoli comuni in piccoli orti e orti-giardini
recintati, fronteggianti le case, accessibili con stra-
dine interne, alcune delle quali ancora collegate agli
spazi pubblici attraverso caratteristici passaggi sotto
portico.
III.3.2. Caratteri edilizi
I riattamenti in questione raramente modificaro-
no i volumi edilizi preesistenti; sono in prevalenza
consistiti in: chiusura con tamponamenti murari di
tettoie e fienili; eliminazione delle scale esterne e
costruzione di scale all'interno degli edifici; sostitu-
zione dei ballatoi in legno con ballatoi in muratura
con ringhiere di ferro o di ghisa; bordature con
« lambris » degli spioventi in legno dei tetti (« panta-
lere »); rifacimento della facciata esterna con deco-
razioni secondo il gusto dell'epoca (neoclassico,
eclettico, libe rty, art déco); organizzazione con un
certo decoro dell'eventuale piccolo orto, con recin-
zione e cancelletto, « topia » , « berceau » e qualche
arbusto decorativo.
In complesso anche per questi relativamente
modesti interventi di riattamento vengono adottati,
all'esterno, criteri compositivi e caratteri decorativi
che riprendono in tono minore criteri e caratteri dif-
fusi negli edifici di maggior impegno. Un tale ricor-
rente atteggiamento, durato praticamente sino alla
seconda guerra mondiale, ha contribuito ad amal-
gamare le diverse presenze architettoniche dell'am-
biente caratteristico del borgo.
III.4.
Strutture di riptasmazione det tessuto editizio
della Piazza Fregugtia, tegate alle vicende di rimo-
deltazione imposte dai Piani Regotatori e successive
varianti (dat 1913 al 1918, at 1935)
Il tessuto urbanistico della Piazza Freguglia, an-
tica Piazza del Municipio, ha subito, in epoche rela-
tivamente recenti, numerose modificazioni e ha as-
sunto caratteri diversi e singolari rispetto al tessuto
del resto del borgo. Tali modificazioni sono in parte
dovute ad interventi imposti dai piani regolatori ri-
guardanti le zone collinari, decretati dal I918 e con
varianti fino al I935 (cfr. punto III.4.1.) e in parte
sono avvenute per iniziative autonome dirette a
sfruttare l'accresciuta importanza della piazza (cfr.
punto III.4.2.).
I1I.4.1. Caratteri urbanistici
Essi sono conseguenti alle ristrutturazioni urba-
nistiche relative all'apertura della Via Nuova verso
il parco pubblico realizzato sull'area del Castello e
alla costruzione delle scuole, sull'angolo nordocci-
dentale della piazza; alla realizzazione del Viale
XXV Aprile, sfociante nell'angolo nordorientale
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