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ornamentale tutta commossa di modernità, vuoI essere
conside rato siccome il g iusto plauso dell a maggioranza
della Giuria alla spontanea proposta dell'architetto AI–
bert Hofmann di Berlino - torna opportuno in questo
caso di riferire il nom e del proponente -.:. il quale volle
fosse data un 'alta testimonianza di stima e di gratitu–
dine a colui che tanta parte del fervido e culto ingegno
avea speso nella ideazione degli edifizi della Prima Mo–
stra "Internazionale per le arti dec orative.
DUCROT VITTORIO, succ essore di Carlo Golla
e Com p., fabbricante di mobili, Palermo.
Diploma d'onore ad unanimità.
Torna opportuno il richiamare alla memoria, a pro–
posito di questo notevole premiato, quanto g ià dicemmo
in principio intorno agli industriali in genere ed ai loro
rapporti con gli artisti ideatori delle "opere.
Conviene altresì sovvenirsi di quel che fu detto del
Basile particolarmente "e delle chiare sue virtù , d'archi–
tetto non pure ma di decoratore, per definire in modo
adeguato il merito di Vittorio "Ducrot , cui l'estrema re–
g ione meridionale d'Italia dove l'imminente rampollare
d i una forma d'arte ornamentale domestica, dotata di fre–
mito giovanile e di vigorosa maturità
-d i
concetto.
Forse non
è
temerario il dubitare se, fuori dell'uber–
toso campo sperimentale offerto al Basile dalle officine
del Ducrot. :il g eniale architetto siciliano avesse o no
rivelato a sè med esimo, in modo così "largo, così sen–
sibil e e così repentino, le proprie facoltà di adornatore
dell'interno domestico. Parimenti l'animoso giovane in–
dustriale di Palermo non avrebbe "tratto', pensiamo, senza
il consiglio e l'opera dell'artista immaginoso e più ancora
. del costruttore gagliardo, risultati così pronti e così
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curi dalla propria iniziativa, fatta di pratica avvedutezza,
d 'intelligenza sottile, di amore" per l'arte, e di manifeste
propensioni alla signorilità.
Quest 'a rmonica "concomitanza di en ergie, cotanto auspi-