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cata dal programma della Mostra, emergeva luminosa–
mente dall'esame anche superficiale del triplice ambiente
siciliano che certo non possiamo qui descrivere distesa–
mente nè minutamente criticare.
Ci basti render nota, soltanto, l'impressione nostra sul
complesso delle parti varie di che si componeva il
piccolo alloggio: una camera da letto, un salotto e una
camera da studio per architetto, ciascuna avente una
impronta propria attagliata alla propria destinazione,
dove richiamante, con nuovo ritmo alacre, la prosperosa
fioritura normanno-sicula, dove manifestante con sobria
disciplina di linee, affatto recenti, e con saggia economia
di spazii, fra le potenze e le resistenze costruttive, lo
spirito logico, razionale, positivista del lavoratore intel-
lettuale moderno.
.
Qua e là qualche fresca opera plastica fissata nel bronzo
indicava la collaborazione di un abile artista modella–
tore: Antonio Ugo, una forza giovane e gentile in cui
molto ha ragion di -sperare non pure la grande arte
ma l'ornamento modellato del mezzogiorno italiano.
Dappertutto poi, nelle opere dei maestri esecutori
del legno, dell'intaglio, dell'ebanisteria, della tappezzeria
ed altro, erano impronte di aperte intelligenze e di esperte
mani, adunate, disciplinate ed affratellate dallo spirito vi–
gile e dall'occhio sicuro dell'industriale cosciente e co–
SCIenzIOSO.
Vittorio Ducrot sembra chiamato dalla fortuna a chiaro
destino. Molto egli potrà contribuire alla affermazione
della moderna dimora italiana.
HAAS PHILIP, fabbrica di stoffe e tappeti, Milano .
Diploma d'onore ad unanimità.
Troppo nota in Europa è questa Casa Industriale per
istimarci in debito verso di essa e verso il pubblico di
segnalarne -la importanza e, definito il valore delle opere
da essa esposte, giustificare in certo modo il premio
assegnatole.