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buito la fattura degli stampi e il metodo della stampa–
tura, epperò a quest a saggia opera d'interpretazione ar–
tistica - non altrimenti che per le medaglie - va
attri buito sia il merito dell' espositore sia il premio della
Giuria.
RUBINO EDOARDO, Scultore, Torino.
Medaglia d' or o a unanimità.
Come pel d'Aronco così pel Rubino l'onorificenza
devolutagli va considerata con principii est ranei a quelli
dell a premiazione g enerale.
Neppure il nome de l Rubino figurava in catalog o.
Pure il suo g ruppo decorativo, ornante l'architettura del
d'Aronco, conferiva nel suo mutabile aspetto agli edifizi
della Mostra una not a di g razia, di genti lezza e di agi–
lità, che non passò inosservata agli occhi dei Giurati ,
e agli stranieri particolarmente.
Non ci sembra illecito, anzi, di denunziare. come ab–
biarn
fatto nel simig liante caso per il d'Aronco, il nome del
nostro Presidente, Albert Besnard, come colui che volle
farsi propo nente ai colleghi della onorificenza in quistione.
Al che la Giuria rispose con unanime manifestazione di
compiacenza e di plauso.
Valga questo meritato atto di simpatia ad infonder e
nel g iovane scultore torinese fede nel proprio ingegn o e
virtù di emergere ognora più nel difficile arringo dell'arte.
ZORRA BENEDETTO LUIGI , Orafo gioiellier e,
Astigia,:!o , resid ente a Parigi.
Medaglia d 'oro a unanimità.
Ecco un premio incondizionatamente meritato e coro
dialmente con cesso a .un g iovane artista italiano, dimo–
rante lontano dalla patria, .ma onorante la patria con
l'ingegno e col lavoro.
Certo la condizione di vivere e di operare a Pari gi ,
ossia in una città ap erta a tutti i lumi del : progresso
civile e a tutte le ris ors e della ' vita e dell'arte, scema
alqua nto, al cospet to dei suoi confratelli ' subalpini, il