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In generale un po' di affastellamento, un po' di ridon–
d anza, ma anche un'armonia piena e una logica distri–
buzione di movimenti degne d'encomio.
Ricordiamo quindi i buoni lavori in cuoio della si –
gnora TERESA CROCINI MONTI, di Prato. Erano
portafogli, cartelle, copertine per libri ed altro nel eu i
partito ornamentale assai spesso concorreva la figura. La
signora Crocini Monti possiede il giusto senso del ri–
lievo, disegna con garbo, se non sempre con grazia, e
si afferma assai più nelle composizioni larghe, semplici,
modeste, che non in quelle floreali, intricate, complesse,
spesso determinate da un troppo rigido contorno e da
un troppo ostinato chiaroscuro. Molto
ha
già fatto,
molto e
meglio
potrà fare in prosieguo.
Citiamo inoltre il DE FONSECA, editore della Ri–
vista
Nouissima,
edita in Roma,
È
un'opera ricca di
buone intenzioni e anche di belle affermazioni per -l'Arte
Moderna. Essa ha dato modo a molti artisti di spio
riti giovanili di esercitarsi nella illustrazione del libro
d'arte, altro ramo notevolissimo della moderna decora–
zi one; cotanto già rifiorito all'estero, così ancora sterile
e nudo in Italia.
Segue la ditta torinese DE STEFANIS e RICOTTI ,
fabbricanti di mobili. Essi hanno esposto due simpatici
ambienti: una sala da pranzo e un salotto; la prima
arredata con mobili di
pitch-pine
di buona Ùnea e di
ragionata struttura, secondante la varia tessitura del legno
(qui di fibra nelle armature, là ondato nei fondi) e il
secondo ornato con mobili di mogano rinvigorito di
tinta e tappezzati di verde tenero con riporti color di
rame, richiamante la colorazione delle pareti in giro e
la stessa gamma del legno. Entrambi gli ambienti erano
forniti oltre che di gentilezza e di grazia, di un certo
equilibrio suggestivo fatto in parte di palese ragionamento
e in parte di quel senno intuitivo italiano che fu
il
se–
greto dell'antica arte e che vorremmo veder ripullulato