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              ovunque dalle sue vecchie radici
            
            
              In
            
            
              nuovi
            
            
              prosperosi
            
            
              virgulti.
            
            
              Passiamo alla FAMIGLIA ARTISnCA MILANESE
            
            
              non per fermarci .- e assai ci duole - sull'intera sua
            
            
              mostra, ma per additarne alcune parti soltanto, come il
            
            
              trittico del BUFFA, vivace opera d'arte - che avrebbe
            
            
              bene e forse meglio figurato in una Esposizione darte
            
            
              pura - come il camino in cemento, dall'ossatura massiccia
            
            
              e pur poco valida, ma coronato da una leggiadra ci–
            
            
              masa ornata di figure e fiori idealmente rappresentati nel
            
            
              mite rilievo, e come tutta la collezione dei saggi foto–
            
            
              meccanici di ALFIERI e LACROIX che da
            
            
              sè
            
            
              sola,
            
            
              ove fosse stata esposta fuori la soggezione di altre opere
            
            
              non ammirabili, avrebbe meritata una ricompensa de–
            
            
              gnissima.
            
            
              La Nazione italiana, con sensibile ritardo punta dal
            
            
              bisogno di pareggiare le altre Nazioni già troppo avan–
            
            
              zate nelle conquiste della fotomeccanica la quale ha così
            
            
              stretto legame con l'arte da considerarsi ormai come una
            
            
              sua diretta propaggine e una sorgente singolare di gaudio
            
            
              estetico, la Nazione italiana, dicevamo, deve essere ben
            
            
              grata al giovane Stabilimento lombardo che procede così
            
            
              bene nella fototipia e nella fotocromotipia da lasciar spe–
            
            
              rare assai prossimo il giorno dell'affrancamento assoluto
            
            
              dagli stranieri in questa notevole disciplina della industria
            
            
              artistica moderna.
            
            
              In quanto alle stanze di tipo economico della Mostra
            
            
              collettiva milanese, ben dimostravano esse come intelletti
            
            
              non ignobili avessero atteso a quella poco nobile opera.
            
            
              Il tema assunto era tale di infondere vivo interesse e
            
            
              viva simpatia nell'animo dei Giurati, ond'è che quel tri–
            
            
              plice ambiente non fu veduto con fuggevoli occhi e con
            
            
              mal ponderato proposito.
            
            
              Si ebbe modo, perciò, di rinvenire qua e là segni
            
            
              visibili di ingegno nei galbi di quei mobili più poveri
            
            
              che economici, più tetri che dimessi, più nudi di grazia