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tive di questa natura che fossero nella Mostra e che
pur rispondono a un bisogno della vita moderna nelle
forme più varie, più gaie e più ricche dell'eleganza per
non dire della seduzione femminile. Il ventaglio è una
pagina aperta della psicologia della donna e prestasi: a
ogni più ardito volo di fantasia come alla trasmigra–
zione dell'arte pura nei dominii dell'arte ornamentale.
Sin troppo però era avvertibile questo transito in
alcuni ventagli del mentovato ' espositore - quello coi
cigni e col paesaggio , ad esempi o - di .aperta espres–
sione pittoresca. In altri invece - e furon questi che de–
terminarono l'assegnazione del premio - era un senso
decorativo troppo gi apponezzante è vero, ma forse per
questo appunto, gustoso, festoso e attraente.
Altro genere di lavoro, non certo indegno di venir
sorretto dal sentimento dell 'arte, è quello del ricamo per
biancheria da uomo, ossia monogrammi e fregi per ca–
mice, per fazzoletti, per mutande e via via, le quali cose
fuori d'Italia sono curate con fine intendimento este–
tico . Orbene LUIGI GROSSO, di Torino, esponeva un
bel quadro di siffatti lavori che la Giurìa s'indusse a
premiare anche pel fatto d'essere il Grosso egli stesso
ideatore e disegnatore di questi tenui ma gentili ac–
centi ornamentali.
Ora è la volta di un architetto: ENRICO MONTI,
milanese, sotto il nome. del quale era esposta una pic–
cola stanza da studio, modestissima, tranquilla, semplice
ma tutta armonica, tutta pregna di logica costruttiva, nè
. scema di grazia e di carattere proprio e appropriato
all'impiego suo.
Era una stanza in legno di quercia i cui mobili com–
ponevano, col
lambris
e sino con la tavola da lavoro
sottostante a una finestra , .una compagine sola: raro
esempio per l'Italia di unità e , di stabilità costruttiva.
Ottime quanto elementari le linee madri determinanti
la fisonomia organica dei mobili , buoni rapporti di masse,