- r83 -
            
            
              tive di questa natura che fossero nella Mostra e che
            
            
              pur rispondono a un bisogno della vita moderna nelle
            
            
              forme più varie, più gaie e più ricche dell'eleganza per
            
            
              non dire della seduzione femminile. Il ventaglio è una
            
            
              pagina aperta della psicologia della donna e prestasi: a
            
            
              ogni più ardito volo di fantasia come alla trasmigra–
            
            
              zione dell'arte pura nei dominii dell'arte ornamentale.
            
            
              Sin troppo però era avvertibile questo transito in
            
            
              alcuni ventagli del mentovato ' espositore - quello coi
            
            
              cigni e col paesaggio , ad esempi o - di .aperta espres–
            
            
              sione pittoresca. In altri invece - e furon questi che de–
            
            
              terminarono l'assegnazione del premio - era un senso
            
            
              decorativo troppo gi apponezzante è vero, ma forse per
            
            
              questo appunto, gustoso, festoso e attraente.
            
            
              Altro genere di lavoro, non certo indegno di venir
            
            
              sorretto dal sentimento dell 'arte, è quello del ricamo per
            
            
              biancheria da uomo, ossia monogrammi e fregi per ca–
            
            
              mice, per fazzoletti, per mutande e via via, le quali cose
            
            
              fuori d'Italia sono curate con fine intendimento este–
            
            
              tico . Orbene LUIGI GROSSO, di Torino, esponeva un
            
            
              bel quadro di siffatti lavori che la Giurìa s'indusse a
            
            
              premiare anche pel fatto d'essere il Grosso egli stesso
            
            
              ideatore e disegnatore di questi tenui ma gentili ac–
            
            
              centi ornamentali.
            
            
              Ora è la volta di un architetto: ENRICO MONTI,
            
            
              milanese, sotto il nome. del quale era esposta una pic–
            
            
              cola stanza da studio, modestissima, tranquilla, semplice
            
            
              ma tutta armonica, tutta pregna di logica costruttiva, nè
            
            
              . scema di grazia e di carattere proprio e appropriato
            
            
              all'impiego suo.
            
            
              Era una stanza in legno di quercia i cui mobili com–
            
            
              ponevano, col
            
            
              
                lambris
              
            
            
              e sino con la tavola da lavoro
            
            
              sottostante a una finestra , .una compagine sola: raro
            
            
              esempio per l'Italia di unità e , di stabilità costruttiva.
            
            
              Ottime quanto elementari le linee madri determinanti
            
            
              la fisonomia organica dei mobili , buoni rapporti di masse,