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loro materia, il lor o aspetto e il loro uso. Ma conveniva
sopra tut to che eg li pen etrasse l'intime di queste qualità,
pur qu ando esse fossero manchevoli od immature, per
disc erriervi l'intimo sentimento dell 'artista , fosse quel
sentimento spontaneo o riflesso , purchè suo proprio.
e aperto e sincero. Bast ava a tale scopo che ogni Na–
zione avesse un so lo rappresentante nella Giuri a , l'opera
della quale - concluse il nostro collega - - vuoi essere,
per qu anto il comporti la natura umana , armon ica, con –
corde, mirante ad un imprescindibile fine comune.
Cosi , infatt i, furono' sta bilite le - cose in principio, e
solo in pr osieguo di tempo, ad age volare il lavorò dei
delegati delle Nazioni più 'ampiamente rappr esentat e nella
Mostra , si addivenne a nominare due g iur ati per la
Sezione Germanica e du e per l'Italia .
Le dichi arazioni del nostro colleg a, intanto, commen–
tavano - luminosament e le parole pronunziate dal conte
di Sambuy nella seduta inaugurale, fra le quali era no–
tabile, pe r cavaller esca mod est ia , la segu ent e frase :
«
!'I–
talia ha dimos tra to nelle sue elezioni -di non voler tenere
pe r sè la parte del leone
» .
Cava lleresca dav ver o codesta frase, ma di quanta medi–
tazion e e di quanta chiaroveggenza non era essa il frutt o !
L'Italia , che av eva avuto la fortuna di bandire la
Prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa
Moderna che si- tenesse nel mondo, e che aveala pre–
parata con l'al tezza di fini che ab biamo dianzi ricono–
sciuto emergere da l programma, l'Italia era ben la
med esima Nazione che mos trò, or - son due anni alla
Es posizione Un iver sale di Par igi , essere, sa lvo rar e ec–
cezioni, .quasi affatto insensibile al moviment o od ierno
dell' Arte orn amenta le.
In ques ta, che doveva essere per essa una Mostra sin–
golarmente educativa, una Mostra di riflession e dell'altrui
più che di espressione del proprio , niuno avrebbe mai
immaginato di rinv enire una cosi larga copia di pr odotti .