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rare l 'accidente, rilevare il fenomeno e stabilire la legge
del progresso, ecco il principio onde mosse la Giuria
nel suo esame e nel suo giudizio.
Si convenne pertanto concordemente in ciò: che
ciascun delegato, o coppia di delegati che fosse, avrebbe
riveduta a parte a parte ciascuno , la Mostra della
propria regione, segnalando, a norma dei principii sta–
biliti, il merito delle opere e classificandole giusta una
progressione numerica che dal o salisse al 4, distintivo
dell'eccellenza. Dopo di che tutto il Collegio della Giurìa,
in complesso, avrebbe rifatto l'esame particolare delle
singole mostre avendo a guida i delegati locali, i quali,
pur manifestando , quando fossero occorse, le ragioni
del proprio anticipato giudizio, avrebbero nondimeno
lasciato ai colleghi tutti - son parole inserite nei pro–
cessi verbali della Giuria - piena libertà di , apprezza"
mento sia dell'opera o gruppo di , opere g iudica te, sia
del giudizio fattone preventivam ente. Per tal modo
l'espositore - artista, ditta o industriale che fosse –
considerato meritevole di una sola unità numerica dai
d elegati locali, e tenuto pertanto come mediocre, poteva
venir classificato con due unità, distintivo dell 'approva–
zione, da un altro o da più giurati stranieri, i quali,
alla lor volta, potevano altresì dissentire dal giudizio
dei rimanenti colleghi che stimassero
il
medesimo espo–
sitore meritevole o del 3, valente l'approvazione con
lode, o del 4 , espressione della lode massima incontra–
stata. Nulla impediva, e non ha impedito .infatt i in
molti casi controversi, che un candidato al premio ve–
nisse distinto con quasi tutti i punti della serie, siccome
nulla ha contrastato l'altro contrario caso della concorde
parità delle singole distinzioni, caso assai significante,
e per la Giuria e per il premiato.
Niun altro metodo avrebbe potuto meglio garentire,
ad avviso di tutti, la libertà del voto e l'equanimità
del giudizio. Anzi, perchè questo nulla perdesse di spon-