verun conto del numero determinatone dal Comitato
avanti che l'Esposizione fosse, ossia prima che si po–
tesse prevedere l'entità di questa, e bilanciare la quan–
tità dei premii con quella dei premiandi. E ciò fu de–
liberato per lasciare più libero sfogo al giudizio e non
infirmarlo nè di avarizia, nè di liberalità. Devesi infatti
a mero caso se dal totale delle ricompense proposte
sia risultato un numero di medaglie d'oro di due o tre
sole eccedente quello prestabilito, e se il numero delle
medaglie d'argento sia stato scemato di ben diciannove
unità.
.
Esclusa, intanto, la medaglia di bronzo,
il
vile obolo
delle consuete Mostre munifiche, la Giuria propose al
Comitato - ed ottenne - l'istituzione di un. quarto
premio che fu consacrato col nome di
Diploma di me–
rito.
Non era già una contentatura per tutti siffatto di–
ploma, ma una distinzione vera e propria, avente anche
essa il suo considerevole. pregio morale e valente certo
non meno della medaglia d'argento delle Mostre or–
dinarie.
Non è inopportuno anzi il riprodurre la parte più
notevole della lettera con la quale. la Giuria chiedeva
ai membri del Comitato l'istituzione di tale onorificenza.
Eccola
«
Signori.
1.
membri della Giuria internazionale cui
«
confidaste la gradita e delicata missione di premiare
«
per ordine di merito gli artisti e gli industriali par–
«
tecipanti alla Mostra di Arte Decorativa Moderna,
«
avendo constatata:dopo una visita preliminare la straor–
«
dinaria importanza della Mostra, e la quantità impre–
«
veduta degli sforzi artistici e dei tentativi originali
«
che pur; conviene incoraggiare, invocano unanime–
</:
mente l'istituzione di una quarta categoria.
di
ricom–
«
pense