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viva e vera di cui anche l'Italia in' questa Mostra offre
esempi non rari. Sarebbe deplorevole, dunque, il pro–
strame l'opera e il nome per
il
magnifico pregiudizio di
pr emiare singolarmente gli artisti. Sarebbe deplorevole
·e condannevole insieme siccome un atto inconsiderato;
.dappoich è esso varrebbe ad infrangere subitamente gli
ancor lenti legami che vanno congiungendo agli indu–
striali g li artisti con mutue. promesse di fortuna.
Nei paesi già maturi al nuovo atteggiamento artistico
questi vincoli sono stabiliti da lungo tempo e con
provata saldezza, al punto che gli industriali, non da ora
soltanto , nelle mostre e nelle riviste, palesano altamente
il
nome dei loro collaboratori , anzi se ne fan belli come
d' altrettanti titoli d 'onore. Ed infatti, non ad essi , ma
agli Itali ani soltanto - artisti ed industriali - dirigeva
il
programma la duplice esortazione di congiungersi e
unitamente produrre. L'Esposizione d'altronde attesta
della differenza fra stranieri e italiani. L'esempio ge–
·neroso degli uni : non rimarrà senza frutto - speriamolo
- per coloro che non lo abbiano già imitato; ma in–
tanto non sar ebbe nè facile; nè opportuno di istruire
per costoro
singoli processi
a fine di conoscere quali
no~i
di artisti si ascondano sotto una ditta manifattu–
riera per premiare quelli e non questa.
TI catalogo st esso rivela le disparità dei casi fra na–
zione e. nazione. Non conveniva dunque che la Giuria vi
si adattasse seguendo almeno la maggior linea direttiva
d i ciascuna? .
E
quando pure
il
trattamento fosse riuscito diverso
per.1'una o per l'altra si poteva mai ; dopo le cose esposte,
tacciarlo di capriccioso o d'illogico?
Queste le idee espresse in seno alla Giuria, queste
le conclusioni alle quali essa. opinò di attenersi senz'altro.
Restava-la quistione dei commercianti per i quali
si
po–
trebbero ridire su' per giù, sotto un altro ordine di criteri,
molte delle cose già dette per i fabbricanti industriali.