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Non tutti
I
commercianti, in verità, si somigliano, nè
tutti somigliano in tutto agli industriali.
Il commerciante in genere non si cura del modo
onde l'opera nasce. Esso non coltiva la pianta ma ne
coglie i frutti maturi, con rischi assai minori di chi
s'industria a produrli e spesso senza correre rischio
veruno.
E coglie frutti diversi, da piante diverse e da re–
gioni diverse, senza preferenza per l'uno o per l'altro
purchè tutti rispondano alle preferenze del gusto proprio
o alle convenienze del proprio interesse. Talvolta anzi
il gusto non v'entra se non nel senso di secondare
quello della moltitudine che
è
molto vario e non
è
~empre
il migliore.
Purtuttavia sonovi commercianti i quali si propongono
di esercitare il commercio col pubblico di natura eletta,
ed altri la cui eletta natura intellettuale impone quasi
il proprio gusto 'al pubblico tutto degli intelligenti. Pur
rimanendo nel traffico degli affari essi esercitano fun–
zione di critici - ed alcuni lo sono infatti -, pure
attingéndo a fonti varie universali, essi diffondono il
tipo vario di un ideale unico di eccellenza da essi
vagheggiato. Ora, in ogni tempo la mercatura
è
stata
mezzo diffusivo delle forme dell'Arte, ma oggidì, per il
dilagare dello spirito mercantile in tutti i campi del vi–
vere sociale, il mercante può sin divenire un mecenate
dell'arte decorativa giacchè il principe mecenateva di–
leguandosi nei fantasmi della storia. Certo il suo merito
è
di natura assai dissimile da quella del creatore, del–
l'esecutore e del produttore industriale delle opere, ma
la sua virtù si riflette come da un aureo specchio sulla
virtù di costoro e ne rinsalda la coscienza, e ne espande
la conoscenza, e ne estolle il valore. Non senza ragione
il Presidente della Giuria, sollecito di veder distinta la
personalità dell'artista da quella dei loro favoreggiatori ,
invocherebbe d'ora avanti per costoro l'istituzione d'un
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