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salutare recavano essi la oarola della salute ai loro fra-o
telli scultori e pittori, iniziatori entrambi del movimento
novello.
Nonchè
l'opera dei primi fosse tutta da considerarsi
ottima
a priori
e da meno quella degli altri, non questo
pensava già la Giuria, ma bensì fermarsi nella disamina
attenta delle qualità molteplici e complesse degli architetti
per intenderne e rilevarne l'intimo valore esemplare.
L'arte odierna può somigliarsi a un organismo non
più infantile ma adolescente, le cui ' vaghe forme, non
più incerte come in passato, nè sempre sceme di pro–
cacia, fremono di vita g iovanile intorno a un'ossatura
ancor tenera, bisognosa d'irrigidire le sue leve, di meglio
conformare le sue articolazioni, d'insaldare le sue corde
tendinee e d'ipernutrire i già nutrificati suoi muscoli. _
Sognatori intellettuali dettero nascimento e vita alla
creatura novella, i veggenti della forma e del colore le
concessero movenza e grazia, spetta ora ai maestri della
struttura
il
ringagliardirne la forza.
Ancora un proposito ebbe la Giurìa: considerare cioè
le Scuole d'Arte con austeri occhi e con severi giudizii.
Il plauso mal meritato è condannabile sempre, ma
nell'ordine educativo esso è poco meno d'un crimine.
Il movimento artistico moderno, nato, come
testè
di-
.
.
cemmo, dal dinamismo cerebrale dei critici d 'arte, sol-
lecitato dall'opera di artefici solitari, nutrito nelle officine
di privati manufattori , trovò nell'ordinamento didattico
ufficiale un mortale inimico. Tuttavia la cinta difensiva
dei vecchi metodi e dei vecchi precetti fu in più re–
gioni dove rotta in breccia, dove superata, e la bandiera
degli assalitori sventolò in vetta agli spalti vittoriosa–
mente.
La Mostra Torinese, pur non essendo una mostra
didattica e non accogliendo altro che pezzi frammen–
tari del prodotto scolastico internazionale, mostrava
nondimeno qualche esempio luminosissimo del nuovo