impulso educativo a riscontro di altre manifestazioni non
riprovevoli ma senza però impronta risoluta e di altre
ancora le quali svelavano una supina incoscienza, più
condannabile dove più mentiva le apparenze della
consapevolezza. E ciò avvertivasi non soltanto nel pro–
dotto scolastico, ma nel materiale ammannito per l'in–
segnamento. Ora la fertilità del campo educativo sta in
gran parte nel cuore dell'agricoltore, nella fede del
mezzo sicuro che egli adopera e nel lucido sogno che
egli ha del ricolto ' futuro. Potrebbe perdonarsi talvolta
all'industriale incolto che superficialmente si atteggia a
novatore dell'arte nella chiusa bottega, ma
è
sempre
da condannare aspramente la scuola che non affermi
in modo pieno, compiuto, incontrastabile la efficacia e
la nobiltà della propria missione educatrice.
Molto richiamò pure l'attenzione dei giurati il fatto
di rinvenire fra i concorrenti alcuni artisti dallo spirito
elevato nella visione pura dell'Arte, i quali, oltre al ma–
nifestare un'aperta e feconda tendenza verso la deco–
razione, hanno saputo anche esplicarla in varia forma
od applicarla a oggetti di uso consuetudinario domestico,
ovvero ad opere di pretto scopo ornamentale, in bella
forma, nobile, sobria e modesta per valore venale. A
voler pure prescindere dal concetto di intime corrispon–
denze fra l'arte e ' il socialismo, ' sostenute con caldo
animo da qualche membro della Giuria, questa non ha
potuto disconoscere l'importanza, diremo cosi, sociale,
di alcuni esemplari d'arte i quali figuravano come le
insegne della crociata bandita dal Ruskin, vagheggiante
una dolce aurora di pace universale concepita nel puro
amore universale della Bellezza.
Altra cura della Giuria
è
stata poi quella di stabilire
come un'equazione fra l'entità collettiva di ogni mostra
particolare e l'entità del premio da conferire all'esponente.
Un picciol gruppo di ceramiche, per esempio, o di
vetri, o di metalli, o di oreficerie, e magari qualche