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singolo oggetto riferibile a questi od altri rami d'arte
industriale, poteva esso bastare a richiedere un premio
anche d'alto grado
?:
Certamente sì. E le ragioni sono
state già ampiamente svolte in principio,allorchè di–
cemmo che il numero. le dimensioni, la ricchezza, l'alto
valore materiale delle opere, tutte cose che giustamente
accendono l'ammirazione del pubblico ed anche dei
g iurati delle Mostre ordinarie, non potevano esercitare
se non un fascino assai subordinato sul nostro spirito
collettivo, come non l'oro appagava l'animo dell'arabo
errante pel deserto e invocante il provvido pizzico di
frumento per sostentare le proprie forze smarrite.
Molto infatti predisposero benevolmente il nostro animo
la compiutezza delle singole raccolte e la loro organica
unità rispetto al sentimento dell'espositore e al fine della
Mostra; molto lo turbarono, per contro, le incorrispon–
denze, l'equivoco, e a volta l'aperta contraddizione fra
un'opera e l'altra della medesima raccolta.
Ogni espositore, e più quello pr eceduto dal clamor
della fama, avea a nostro vedere stretto debito di ma–
nifestarsi siccome esempio di coscienza e
-di
coerenza
rispetto agli altri concorrenti ed al pubblico in genere.
Qualsiasi tentennamento fra il vecchio e il nuovo, quando
non fosse onestato da un razionale e originale richiamo
di tradizione, ogni dubbiezza fra il consapevole e l'in–
conscio, fra l'organico e il rappiccicato, fra il nobile
e il plebeo, non poteva, secondo noi, non nuocere al.
fine ultimo della Mostra, siccome non riuscirebbe favo.
revole all'esito di una cura la simultanea somministra–
zione di farmachi di virtù opposte.
Non poche squisite opere, quindi , che da
s è
sole
avrebbero reclamata la maggiore e forse la massima con–
siderazione della Giurìa, le abbiam vedute perdersi, o
per lo meno scemare della metà del loro pregio affra–
tellate, come esse erano, ad altre opere, o mediocri
o estranee al senso dell'arte moderna, le quali mal de-