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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA

(m. 3024), i trinceramenti del Principe Tommaso (m. 1991) e la Testa

d’Harpi (m. 2021). Di appena 2 chilometri di apertura sopra Pré-St-Didier»,

ove sbocca per magnifico orrido (ove sta la sorgente minerale), questa

valle va ampliandosi gradatamente a triangolo tanto da misurare in

alto alla base del triangolo dal M. Léchaud alla Testa del Rutor 20 chi­

lometri. Sulla bisettrice del triangolo che può considerarsi sullo svi­

luppo generale in lunghezza della valle nella sua pendenza dalla Pointe

Rousse (m. 2810), alla Thuille (m. 1441), a Pré St-Didier (m. 1031)

abbiamo 13 chilometri. La valle è costituita essenzialmente da un tronco

unico inferiore da Pré St-Didier alla Thuille e da due tronchi superiori

divergenti, quello del Piccolo San Bernardo ad Ovest e quello del Rutor

ad Est. Cominciamo dal primo : questo si sviluppa per 7 chilometri a

Sud-Ovest e Nord Est dal colle del Piccolo San Bernardo alla Thuille..

È limitato dalla linea confine dell’intiera valle dall’altura a Sud del

colle di Youla al M. Valaisan e da questo al Belvedere (m. 2642), alla

Tzadura (m. 2579), alle Terres Noires (m. 2419) dal contrafforte divi­

sorio col vallone del Rutor. Sul versante ad Ovest di questo nulla havvi

di rimarchevole tranne le rocce calcari della Turiassa ed il lago Longet

al piede del Belvedere. Enormemente più sviluppato accidentato e ricco-

di valloni è il versante sinistro. Il

tìiahveg

del vallone è ricchissimo-

di pascoli lungo tutto il suo percorso pel lago Verney (m. 2080, esten­

sione di 2 chilometri quadrati), per il piano Verney, le falde della Téte

du Cliargeur (m. 2055): di pascoli e campi e boschi da Pont Serraud

(m. 1701) alla Golettaz ed alla Thuille. Superiormente al lago Verney

riceve il piccolo vallone scendente tra la Lancebranlette, l’Aiguille de

l’Hermite e la Pointe Rousse col ghiacciaio di Lavège e piccoli laghi;,

poi si ha il piano di Verney, lo sbocco del vallone di Breuil che si ori­

gina dai ghiacciai di Arguerey o Arrierey, di Breuil e di Chavannes tra

l ’Aiguille de l’Hermite, la punta e il M. Léchaud, il M. Ouille (m. 3099)»

il Grand Berrier sullo spartiacque col vallone più a Nord. Viene poscia

il lungo, ampio, arcuato vallone di Chavannes provvisto di eccellenti ed

ampii pascoli, limitato a Sud dalla costiera di Fréduaz e Ouille, assai

selvaggia, a Nord Ovest dalla costiera dal M. Percé al Baraccon, a Nord

Est della splendida giogaia del M. Favre o Berio Blanc (m. 3259), incisa

da profondi ed aridi canaloni; il vallone di Chavannes sbocca nel vallone

principale nel piano di Porassey (m. 1778). Viene ultimo il ripidissime

vallone di Orgève, scendente dal M. Favre, dalla Còte Laugeron e dal-

l ’Aiguille de Belleface.

Il vallone del Rutor è molto più ampio e più accidentato. Sono limiti

ad Ovest la costa Terres Noires e M. Valaisan, a Sud la dorsale alpina dal

M. Valaisan alla Becca du Lac, ad Est Nord Est la catena secondaria Testa