

A tirar le somme, tredici sono gli Stab i
limenti di cui portiamo a conoscenza del
pubblico l ’ordinata e m irabile attività, per
molti aspetti capace di reggere il paragone
con quella delle zone di storia industriale
più remota.
E m igliaia e m igliaia sono g li operai, i
tecnici, g li amministratori, gli impiegati a
cui essi dànno lavoro, benessere, tranquil
lità.
L'industria laniera, non meno di altre pur
importanti, s’è guadagnata dunque il d i
ritto alla vig ile e premurosa attenzione di
chi può agevolarle il cammino, consenten
dole condizioni viemmeglio atte al suo pro
gredire.
S i pensi alla gigantesca mole di lavoro
compiuto in pochi decenni ; si rammenti che
i lanieri torinesi dovettero seminare in un
campo in passato totalmente trascurato da
questa branca d’industria : e tuttavia, veri
araldi di c iv ili conquiste, seppero dissodare,
creare, far fruttificare.
In verità, pochi raffronti riescono, come
questo, eloquente, e suggeriscono a ll’osser
vatore l ’impressione di un prodigio.
Ma si consideri pure il grave, incalcola
bile danno che verrebbe a numerosi ceti del
la popolazione, e di conseguenza a ll’econo
mia della provincia, ove questa superbi
fonte di ricchezza si inaridisse, qualora g li
ingranaggi di un sì monumentale mecca
nismo dovessero, non diciamo arrestarsi,
ma anche solo rallentare.
C i è lecito confidare, quindi, che, da
quanti hanno la facoltà di farlo, non man
cherà mai a ll’industria laniera torinese quel
complesso di provvide assistenze necessarie
affinchè possa sempre più affermarsi e coo
perare, con rigida disciplina e appassionata
immutabile devozione, al decoro e alle for
tune della Patria.
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