

I
per la sterilizzazione dell’aria e dei prodotti-
Riteniamo inutile soffermarci alla descrizione
particolareggiata dello stabilimento che potrebbe
anche riuscire poco interessante, desideriamo
invece abbandonarci a qualche considerazione
che ci potrà servire per trarre le giuste conclu
sioni di questa nostra monografia.
Anzitutto il Salumificio Italiano lavora in
silenzio e silenziosamente si è preparato a
combattere prima e vincere poi brillantemente
la battaglia dell’ esportazione. Non erriamo cer
tamente se affermiamo che il fattore che prin
cipalmente contribuì al successo lo si deve
ricercare nella bontà del prodotto esportato.
Secondariamente poi la ditta non si è
preoccupata di trarre ingenti proventi da questa
industria alimentare di prima necessità ma si
è preoccupata di sostituire a l ___________
sistema empirico di lavorazione
il sistema scientifico, non ba
dando a false economie di im
pianti, non solo, ma producendo
salumi fatti esclusivamente di
carne suina e bovina di prima
qualità.
Questa considerazione, potrà
sembrare banale, invece è la prin
cipale. N o i viviamo oggi nell'era
dei " surrogati1 e quando pen
siamo che l’ industria alimentare
è quella che si presta maggior
mente alla mistificazione a base
di surrogati, ci deve giustamente
meravigliare che la scrupolosità
del Salumificio Italiano rifugga da
questi sistemi che osiamo chia
mare truffaldini.
Quale migliore conclusione a
queste nostre asserzioni se non
l’elenco delle Esposizioni in cui
il Salumificio espose il suo pro
dotto riportandovi le più alte ono
rificenze? Ginevra 1923: Gran
diploma d ’onore; Venezia 1923:
medaglia d ’oro; Roma 1923:
Gran premio; Milano 1924: Gran
coppa d'onore e medaglia d ’oro;
Torino 1828 : Gran premio.
Anche l'organizzazione com
merciale è completamente impron
tata ai più moderni criteri; il Salumificio Italiano
ha istituito 26 rappresentanze nelle principali
città Italiane e ben 14 rappresentanze nelle
principali città Estere. Inoltre la Ditta sta organiz
zandosi per la vendita diretta dei suoi prodotti al
pubblico ed un primo spaccio venne aperto a
Torino e precisamente in V ia Nizza n. 91.
Dopo quanto abbiamo esposto riteniamo per
fettamente inutile aggiungere qualsiasi frase
lodativa che potrebbe anche dispiacere ai
Sigg. Valori, schivi, ed a ragione, di ogni en
comio che potrebbe pur non essendo sembrare
sperticato, ma non possiamo però far a meno
di essere intimamente compiaciuti di aver coope
rato a far conoscere una ditta che è degna
veramente di essere ammirata e sopratutto
apprezzata.
kA
'
■« ■
■ n