Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Anna Anselmo (1898-1991)

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Operaia, militante comunista e sindacalista clandestina durante il periodo fascista. Dopo la Liberazione è componente della Commissione interna alla Fiat. Licenziata, è successivamente eletta nei Consigli comunali di Torino e Grugliasco.

 


Nascita: 23 Novembre 1898

Morte: 14 Giugno 1991

Categorie

  • politico | sindacalista | operaio

Anna Anselmo nasce il 23 Novembre del 1898 a Montanaro (Torino) in una famiglia operaia di simpatie socialiste. A dieci anni è costretta a interrompere gli studi per iniziare a lavorare in un maglificio. Negli anni successivi cambia varie volte lavoro come operaia tessile. Si trasferisce a Torino nel 1911 quando il padre trova lavoro alla Fiat e nel 1914 si sposa con un operaio della Diatto. Dopo la Prima guerra mondiale inizia a militare nel Partito socialista italiano (Psi) e partecipa attivamente all’occupazione delle fabbriche del Settembre del 1920. A causa di questa sua attività politica perde il lavoro. Assunta alla Fiat nel 1921, lavora prima allo stabilimento del Lingotto e dal 1939 a Mirafiori. Partecipa agli scioperi del 1943. Dopo la Liberazione aderisce al Partito comunista italiano (Pci) e ritorna a lavorare al Lingotto, dove dal 1949 fa parte della Commissione interna. Negli anni successivi si occupa attivamente dei diritti delle donne lavoratrici. Nel 1957 è licenziata dalla Fiat. Candidata per il Pci al Consiglio comunale di Torino nel 1956, diventa però consigliera solo nel 1959, quando subentra a un compagno di partito dimissionario. Si trasferisce a Grugliasco, dove nel 1960 è eletta consigliera comunale e nominata Assessora supplente all’assistenza e all’infanzia. Rieletta consigliera nel 1964, rimane in carica fino al 1970. Muore il 14 Giugno 1991 a Grugliasco (Torino).

Ente Responsabile

  • ISMEL