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anni Trenta ed alla fine degli anni Quaranta (fig.

b18), che si limitano a registrarle. Anche i decreti

del Trenta relativi alla cinta daziaria, di modifica

prima per il completamento in zona collinare -

di soppressione poi (

69

), hanno incidenza sulla strut-

turazione della città unicamente per il formarsi, sul

sedime già occupato dalle opere per l'esazione fisca-

le, di una direttrice di circonvallazione più esterna,

pur incompleta (

70

).

Nella città antica si attuano negli anni Trenta

interventi di radicale ristrutturazione urbanistica per

la demolizione e ricostruzione della Via Roma, a

conclusione di un dibattito iniziatosi nei primi anni

del secolo (

71

). Saranno altresì praticate nel dopo-

guerra operazioni di ricostruzione edilizia, nei setto-

ri più danneggiati dagli eventi bellici.

In effetti la normativa urbanistica si regge sugli

strumenti decisi nel primo ventennio del secolo

la cui validità era stata prorogata,

nel

1928, al

1958 (

72

) - fino agli ultimi anni Cinquanta.

Il nuovo

Piano Regotatore Generate Comunate

è infatti approvato dal Consiglio Comunale nel 1956

e con Decreto Presidenziale il 6 ottobre 1959, inte-

ressando tutto il territorio entro il confine comunale.

Il complesso iter del piano si concludeva dopo un

dibattito iniziato fin dall'immediato dopoguerra in

ottemperanza alla Legge Urbanistica del 1942 (73).

Un ulteriore nuovo assetto pianificatorio è configura-

to dal

Piano Preliminare per ta Variante det

P.R.G.C.

del 1980 e dalle proposte in corso (74).

NOTE

N.B. Qui «f.» leggasi «foglio».

(1) Un lineamento sulla pianificazione di Torino non può

prescindere dal confronto costante con la storia urbanistica

della città;

è

impossibile, in spazi brevi, citare di volta in

volta tutti i contributi di studio ai quali sarebbe pur utile rife-

rirsi. Rimandando pertanto alla bibliografia generale, limiterò

i riferimenti agli studi più strettamente legati alle diverse fasi

dell'analisi. In generale cfr. V. Comoli Mandracci, 1983 e la

ricca documentazione ivi contenuta; cfr. inoltre i contributi di

V. Comoli, G.M. Lupo e P. Paschetto, L. Re, A. Sistri,

relativi alle diverse fasi temporali, in

AA.VV

.,

Torino ciltà

viva,

1980.

(2) Consiste essenzialmente nell'aver creato ex novo la

Contrada Nuova, asse privilegiato Nord Sud in alternativa a

quello ortogonale - l'antico decumano - attestato sul Ca-

stello (Via Garibaldi).

(3) ASCT,

Regi Biglietti 1814-1833,

serie 1K. n. 6, f.

19).

(4) ASCT,

Regi Biglietti 1788-1800

e

1814-1819,

serie

1K, n. 8, f. 294 del 6 giugno 1817 e f. 304 del 4 luglio 1817;

rispettivamente biglietto che annuncia la cessione e relative

Regie Patenti di approvazione

dell'instromento

d'attuazione.

(5) Ibid.,

nota 3, serie 1K, n. 8, f. 322 del 27 marzo

1818.

(6) Decretato da Napoleone fin dal 1807, viene eretto tra

1810 e 1814 su progetto di Claude-Yves Joseph La Ramée

Pertinchamp. Cfr. L. Re, 1981.

(

7

) La costruzione del tempio, decisa fin dal 1814, av-

viene, dopo un concorso, tra 1827 e 1831,. su progetto di

Ferdinando Bonsignore. Cfr.

AA.VV

.,

1l tempio delta Gran

Madre,

1984.

(8) Da una lettera del Conte Borgarelli del 20 novembre

1917 risuftano esistenti disegni «delle fabbriche da costruir-

si» (ASCT,

Regi Bigtietti 1814-1833,

serie IK, n. 6, f. 76).

Un

Regio Viglietto

del 15 settembre 1818 approva il piano

d'ingrandimento

(ibid.,

serie 1K, n. 6, f. 116).

(9) Un piano del Consiglio degli Edili

è

approvato con

Patente reale dell'8 marzo 1825; quello del Frizzi con Regio

Biglietto del 20 maggio 1825 (ASCT, rispettivamente:

Regi

Bigtietti 1820-1833

serie 1K, n. 9, f. 189 e

Regi Bigtietti

1814-1833,

serie 1K, n. 6, f. 286).

(10) ASCT,

Regi Bigtietti 1820-1833,

serie 1K, n. 9, f.

128).

(11) Il progetto è del 20 novembre 1822, le patenti del

24 febbraio 1823. (ASCT, rispettivamente

Tipi e disegni

62-

3-52 e

Regi Biglietti 1820-1833,

serie 1K, n. 9, f. 126).

(12) L'Ordinato

relativo alla lottizzazione

è

del 30 aprile

1822.

(13) Il progetto «colla distribuzione dei Nuovi Isolati da

costruirsi» è approvato dal Consiglio Generale il 20 giugno

1834 (ASCT,

Tipi e Disegni

40-2-23). L'editto di approva-

zione è del 13 settembre 1834. L'ultimo intervento di abbat-

timento del Giardino dei Ripari è approvato il 31 marzo

1872. (ASCT,

Decreti Reali 1864-1884,

serie 1K, n. 12, f.

79). Il disegno allegato era stato approvato dal Consiglio

Comunale il 27 dicembre 1871

(ibid.,

f. 85).

(14) Un ponte era già stato previsto ma non eseguito in

epoca francese; quello su progetto di Carlo Mosca fu costrui-

to dal 1823 al 1830 (cfr. L. Re, 1981).

(15) Il progetto

è

approvato con Regie Patenti il 13 set-

tembre 1825 (ASCT,

Regi Biglietti 1920-1933,

serie 1K, n.

9, f. 239). Cfr. anche il documento del 19 luglio

(ibid.,

f.

200) e il disegno di progetto (ASCT,

Tipi e Disegni,

39-

2-28).

(16) Verrà autorizzato l'allargamento della via il 22 lu-

glio 1834. (ASCT,

Regi Biglietti 1834-1848,

serie 1K, n. 10,

f. 53).

(17) La costruzione delle case sulla Piazza Statuto viene

decretata di pubblica utilità il 28 gennaio 1864 (ASCT, n.

16,

Decreti Reali 1864-1884,

serie 1K, n. 12, f. 2); cfr. an-

che il disegno allegato

(ibid.,

f. 1). II progetto edilizio è di

Giuseppe Bollati.

(18) In senso antiorario: Piazza Vittorio Emanuele, Cor-

so S. Maurizio, Corso S. Barbara e Corso S. Massimo (Re-

gina Margherita) con Piazza Emanuele Filiberto, Corso Prin-

cipe Eugenio, Corso S. Solutore (Inghilterra), Corso S. Av-

ventore (Vittorio Emanuele II), la Nuova Piazza d'Armi -

tra i Corsi Vinzaglio, Duca di Genova (Stati Uniti), Principe

Umbe

rt

o -, Piazza Carlo Felice, Corso del Re (Vittorio

Emanuele II) e Corso lungo Po (Cairoli).

(19) Sui «terreni Beccaria» erano state presentate istanze

di fabbricabilità per i quattro isolati a rettangolo, con piazza

centrale, tra Corso S. Salvarlo e Via Nizza.

(20) 11 Consiglio si riunisce ben otto volte per trattare

dell'argomento, nel periodo tra l'approvazione dei piani del-

l'II aprile 1843 (Giuseppe Talucchi) e del 7 agosto 1846

(Benedetto Brunati, Carlo Mosca, Giuseppe Barone) e altre

sette prima dell'approvazione del «Piano Promis» del 13

marzo 1851. ASCT,

Verbali Edili 1843-1844 [...] 1848,

coll. X - 9/A (per le relazioni del Regio Consiglio degli Edi-

li);

Regi Biglietti 1834-1848,

serie 1K, n. 7, f. 67 bis e f. 82

e

Decreti Reali 1849-1853,

serie 1K, n. Il f. 32 (per i decre-

ti reali di approvazione);

Tipi e Disegni,

39-2-31 (

0

1843),

70-2-9, 10, 11, 12, 13 (1884), 39-2-33 (* 1846), 39-2-34,

35, 36, 38, 39, 32, 42 (1846), 40-1-1 (

9

1851) (per i disegni

di progetto: quelli approvati sono asteriscati).

(21) Dai verbali delle sedute del Consiglio degli Edili del

7.12.1844 e dell' 1 1.3.1845 risulta che i piani erano: « 1) il

progetto stabilito in data 26.5.1843 (riferito al precedente

Talucchi) / 2) tre progetti sottoscritti Promis / 3) [...] altro

presentato dall'Arch. Ravera» e che i tre progettisti, con

l'ausilio legale dell'avvocato Sineo, costituivano la Commis-

sione per fe proposte. (Per la collocazione archivistica dei

documenti cfr. n. 20).

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