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Dopo la rotta dei costituzionali e l'esiglio di Carlo Alberto co–
minciarono le regie vendette: addì
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aprile il barone Latour, non
glorioso vincitore a Novara, notificava aver Carlo Felice, di cui
egli era luogotenente generale per gli Stati di Terraferma, creata
una Commissione militare incaricata di giudicare senza appello
tutti e soldati e cittadini che avessero partecipato alla ribellione.
Una Regia Delegazione fu nominata come tribunale eccezionale.
Non dirò i nomi di coloro che vi sedettero nè
seguirò
l'operato
di Commissione e Delegazione; fu inflessibile, talvolta feroce e
forse si è
perciò
che i documenti a que' tribunali spettanti, in
troppo gelosa custodia furon sempre tenuti. Pure tutto non si
potè tener segreto ed in grazie degli studi e delle rivelazioni de
Beolchi, del Michelini, e, dei più recenti, dell'illustre Antonio
Manno, molto più se ne seppe di quello che i Governi avrebbero
volu to.
Di sfuggita avverto coloro cui stesse a cuore di fare studio su
questo interessantissimo periodo della storia del nostro risorgi–
mento ad attenersi agli scritti dei tre egregi summentovati ed al
memoriale di Santarosa , in nulla fidandosi alle relazioni non
sempre involontariamente inesatte, del Brofferio, del Martini, del
Farini, del Vanucci e del Cantù che al paese nostro dimostra ben
poca simpatia.
Molti furono i condannati all'estremo supplizio ma
la
maggior
par te ebbe agio di porsi in 'salvo. La pena capitale' fu applicata a
due soli: a Taneri, luogotenente dei carabinieri reali, ed a Ga–
relli, capitano aiutante-maggiore del reggimento Genova. Amendue
morirono da forti.
Il cav. Pullini di S. Antonino, maggior segretario della Com–
missione inquirente, lasciò un elenco delle decisioni da essa prese
contro i compromessi, documento di cui esistono pochissimi esem–
plari a scritto, nessuno completo a stampa. Il numero de' militari
che in questo elenco appaiono esser stati condannati a varie pene
è di 263; pene di cui poche furono scontate: da molte salvarono
i dolorosi esigli; da poche gl'indulti che i tempi imposero ai go–
vernanti.
L'eruditissimo barone Antonio Manno facendo tesoro di quante
più informazioni potè avere in archivi privati,
poichè
nei pubblici
non si trovano o non si danno documenti di tal fatta, compilo
un dizionarietto de' compromessi, di grandissima importanza sto-