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Il primo disegno del monumento era dovuto al capitano Pa–

trucco, il quale naturalmente lo aveva limitato a quella modestis–

sima forma, che l'esiguità della somma raccolta per la sua ere–

zione, rendeva necessaria.

Il disegno Gabetti, che

è

appunto quello eseguito, venne tra–

dotto in granito bruno delle cave di Malanaggio dall'impresario

Fossati, che s'assunse l'impresa del monumento compiuto per poco

meno di lire 5 mila.

L'obelisco ha in cima una stella d'Italia a cinque punte, in mezzo

del lato di prospetto una corona d'alloro; tutt'attorno allo spigolo

di base dell'obelisco, una fascia d'alloro cogli angoli avvolti da un

ornato a foglia voluta. Tutti questi fregi, fusi in bronzo dal Colla,

furono modellati dal Loro.

Sul piedestallo a gradinata sono incise le seguenti iscrizioni, det–

date dal prof. Coppino:

A ponente:

QUI I:

11

l'[ARZO

1821

FU GIURATA LA LIBERTÀ D'ITALIA

ADDì

20

SETTE:llBRE

1870

IL VOTO FU SCIOLTO A Ro)IA

A levante:

I VETERANI

ED IL

MUNICIPIO

1873

Il monumento per quanto modesto non manca di eleganza;

è

alto poco meno di 8 metri, e se fosse stato possibile tenerlo al–

quanto più svelto di forme allungando in altezza l'obelisco, forse

la vasta piazza che lo circonda non lo schiaccerebbe in modo da

farlo parere più tozzo di quello che non sia.

L'inaugurazione segui

il

28 settembre 1873; presenziavano la

cerimonia il Prefetto, il Sindaco, parecchi deputati, molti Consi–

glieri comunali, oltre i membri del Comitato e una quindicina di

superstiti della gloriosa falange del 1821, quali

il

Pomba,

il

Ga–

betti, l'Albasio, l'Agodino, ecc.