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punta Léchaud pel clinale spartiacque con valle della Thuille. Questo

versante non presenta che grandi pascoli più o meno ricchi, nella zona

mediana, belle foreste in basso che cominciano a diradarsi per opera

dell’uomo. In alto, presso il clinale, dei

talus

di frana dovuti ai detriti

delle rocce calcaree e schistose che formano la montagna.

Del resto non picchi accentuati, tranne il Mont Chétif (m. 2343),

che di rocce cristalline fa da sentinella alla forra donde sboccano le

due Dore riunite in un solo corso maestro; non ghiacciai, se si eccettui

il microscopico ghiacciaio dell’Aiguille de Léchaud, che scende verso i

deuxièmes chalets de l’Allée Bianche nell’angolo formato dal clinale

spartiacque colla Thuille e quello del colle della Seigne.

E un grande piano inclinato, tagliato da numerosi e piccoli e ripidi

burroni, rivestiti in alto da frane, in basso da lembi morenici. Questo

versante presenta nella sua zona mediana una minore inclinazione e qui

stanno appunto i pascoli.

La catena secondaria che divide vai Yeni dalla valle della Thuille,

giunta alla Tête de l’Arp (m. 2750) si divide in diversi contrafforti ter­

minali irradianti, che includono diversi valloni versanti nella Dora tra

Pré St-Didier e le confluenze delle due Dore.

Procedendo da Nord a Sud abbiamo il contrafforte che da Tête de

l’Arp pel colle Chécouri (m. 1895) mette al M. Chétif ; la digitazione

da Tête de l’Arp al M. Brisetta; quella da Tête de l’Arp al colle del-

l’Arp, al colle Pian Prà, al Crammont (m. 2737), a Pré St-Didier.

Stanno tra questi contrafforti il vallone di Dolonne, il vallone de l’Arp,

ed il burrone di Vey.

Lungo la vai Yeni da destra non abbiamo veri valloni, tranne quello

dell’Arp Vieille che scende dal Fortin, dalle Fourches de Youla.

Le due Dore sotto ad Entrèves confluendo formano un angolo di 65°:

rimontando la Dora di Ferret si percorre una curva ampia e larga­

mente aperta, giacché essendo la valle principale della Dora sotto alla

confluenza diretta da Nord a Sud, e risalendo quella di Ferret a Nord

Est, l’angolo tra esse intercluso è di 135° aperto a Sud Est. La curva

è molto più stretta per la vai Veni, perchè risalendo questa a Sud-

Ovest, farà colla valle principale un angolo di 45° aperto a Sud Sud

Ovest.

L ’imbocco (o lo sbocco secondo che si entra o si esce) è ostruito dalle

morene laterali destra e sinistra e dalle ruine della morena fron­

tale del ghiacciaio della Brenwa. A monte di questo sbarramento si

hanno i piani torbosi di Pertuis e Pétéret, residui di antico lago in

altri tempi di più completo e solido sbarramento glaciale.

Dal punto di riunione delle due Dore a quello ove la Dora di Veni

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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