

DELLA. PROVINCIA DI TORINO
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riore, diviso da rocce in cortine, tra l ’Aiguille di Leschaux e l’Aiguille
di Triolet; scende fino a valle ed inizia un movimento di inflessione
nel senso della pendenza della valle ; presenta una corrente di scolo con
séracs;
misura chil. q. 7.5.
22.
Ghiacciaio di M. Dolent: si forma tra l’Aiguille di Triolet ed
il M. Dolent, scende anch’esso a valle e questa invade in parte inflet
tendosi a Sud Ovest; misura approssimativamente chil. q. 4.5.
In complesso i ghiacciai delle due valli originarie della Baltea da
rebbero una superficie complessiva di circa 55 chil. q. sopra 226 cui
sale l’intiera area delle valli Veni e Ferret. Calcolando a 3 metri lo
spessore della falda di ghiaccio che fonderebbe in un anno avremmo
un quantitativo di 165 milioni di m. c. d’acqua che questi ghiacciai
darebbero alla Dora per lor fusione superficiale ; cosicché, astrazion fatta
dalle varianti di fusione per stagione e da altre fonti di alimentazione
e dal disperdimento per evaporazione e cause svariate, la Dora dovrebbe
ricevere in media dai ghiaciai del M. Bianco 452054 m. c. d’acqua al
giorno cioè m. c. 5.232 al minuto secondo.
Essendo però il prodotto
àa\Yablazione glaciale
massimo d’estate, po
tendo giungere a m. 0.07 al giorno invece della media 0.008, e minimo
di inverno, abbiamo subito spiegato il perchè della caratteristica della
corrente prodotta da fusione di ghiacciai di presentare una portata mas
sima ordinaria estiva fino a m. c. 44.56 al secondo ed una minima or
dinaria invernale ; ben inteso non tenendo conto delle eventuali preci
pitazioni di acque meteoriche, come sarebbero gli acquazzoni estivi. E
questa caratteristica la Dora Baltea la presenta immediatamente alle
sue origini per il fatto che queste stanno essenzialmente in rapporto di
dipendenza con fusione di grandi masse glaciali. E si spiega ancora il
torbido delle acque in estate per il meccanico trascinamento della melma
glaciale durante il forte dell’
ablazione.
Dei 55 chil. q. di ghiacciai 30
appartengono alla valle Veni e 25 alla valle Ferret, donde maggior
potenza di acque nella Dora di Veni che noe in quella di Ferret.
Di poca importanza riesce l’alimentazione acquea dal versante Sud
Est delle due valli.
Le due valli poi sono ricolme di alluvioni e detriti
morenici
che as
sorbono e cedono a valle sotterraneamente quantità notevole di acqua e
nulla abbiamo ad aggiungere a quanto già esponemmo nella prima parte
a riguardo della fisica costituzione di queste due valli.
Il lago di Combai è il solo che meriti di essere notato nella valle Veni;
esso fu descritto con ampii particolari nella monografia già citata sul
ghiacciaio di Miage ; possiamo qui far notare che esso è alimentato dalle
acque di fusione dei ghiacciai superiori, in ispecie dei due ghiacciai