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DELLA PROVINCIA DI TORINO

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lena lamellare con blenda più finamente cristallina, in intercalazione

al gneiss coll’ istesso andamento di esso; sonvi due gallerie, una supe­

riore di 30 a 40 metri. Fu scoperta da cacciatori sul principio del se­

colo e concessa nell’anno 1808. Nei primi tempi di lavorazione una ro­

vina di ghiaccio dall’alto uccise molti operai; fu abbandonata per molto

tempo, ed una nuova concessione fu data nel 1873. La lente fu ricono­

sciuta di 30 metri di sviluppo in altezza con m. 0.1 di spessore di mi­

nerale; non si son fatti finora lavori. Il minerale dìi circa 2 chilogrammi

e mezzo d’argento per tonnellata, cioè dal 0.25 al 0.30 per °/n; l’ana­

lisi fatta alla Ecole des mines di Parigi diede i seguenti risultati:

Peso del saggio grammi 16.50 = Zinco gr. 5.60 p. % ; piombo 65.40

per % ; argento chilogr. 0.106 per 100 chilogr. di minerale.

Da uno scritto del Nicolis di Robilant datante dal 1786 parrebbe che

detta miniera fosse già conosciuta e coltivata in allora;

Nel vallone del Miage si hanno ancora rivelazioni di oligisto, di mo-

libdenite, di pirite;

Pare che verso il colle della Seigne sulla sinistra della valle siasi

incontrata della pirite decomposta in limonite aurifera;

Miniera del Chàtelet; una grande fessura nella base deH’Aiguille

du Chàtelet negli schisti gneissici che fasciano il protogino, lateralmente

alla morena sinistra del ghiacciaio del Miage trovasi della pirite mista

con limonite e siderite e galena; si crede aurifera ed argentifera, ora

è abbandonata;

Miniera della Pendant: è nelle rocce cristalline del Mont Chétif sul

suo versante NordOvest, tra esse e le rocce

mesozoiche;

il minerale è

galena argentifera con cerusite; pare questo giacimento in rapporto con

altro a Sud Est del monte, e con altro al Mont de la Saxe.

Possiamo citare ancora:

Galena argentifera al colle Ferret negli schisti cristallini tra il

me­

sozoico

ed il

prepaleozoico inferiore

, accompagnata da calcopirite e

pirite;

Galena argentifera a Prà Sec in valle Ferret in identiche condizioni;

Galena argentifera con baritina a Sud Est del Mont Chétif nel pas­

saggio dagli schisti cristallini alle rocce

iriasiche

o più recenti nel

vallone di Chécouri ;

Nel vallone di Chapi di fronte abbiamo il monte della Saxe che pre­

senta un giacimento galenifero alla base presso i bagni omonimi e verso

valle Veni, sèguito di quello della Pendant. Sul versante opposto si hanno

gli antichissimi lavori attribuiti ai Romani ed allo esterno incontriamo

la galena con baritina corrispondente al giacimento citato nel vallone di

Chécouri. È uno strato galenifero che qui abbiamo, ripetuto a Sud Est ed