Table of Contents Table of Contents
Previous Page  362 / 1821 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 362 / 1821 Next Page
Page Background

S T A T I S T I C A

NOTE INTRODUTTIVE

Prezzi medi al minuto dei 21 principali ceneri di consumo

Fra le varie rilevazioni periodiche eseguite dai

Servizi locali di Statistica, merita particolare riguardo

quella relativa all’accertamento dei preni al minuto

dei 21 principali generi di consumo che, per disposi*

none dell’istituto Centrale di Statistica del Regno,

viene effettuata all’ultimo giorno di ogni mese.

Organi rilevatori sono gli Uffici del Comune e del

Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa.

Sui dati ricevuti, l’istituto Centrale di Statistica

procede:

1° al computo del presso per ciascuno dei 21 ge­

neri all'ultimo giorno del mese presso gli 84 Comuni

principali del Regno;

2° alla determinazione della media mensile dei

pressi di ciascuno dei 21 generi considerati, per il

Regno, mediante la media aritmetica dei pressi cal­

colati per i singoli Comuni;

3° alla determinazione dell'indice di ciascuno

dei 21 generi prendendo per base e facendo uguale a

100 il presso medio calcolato per l’anno 1913;

4° alla determinazione della media aritmetica

dei numeri indici relativi ai 21 generi considerati.

I

dati vengono pubblicati sul «Bollettino dei Plessi»

edito mensilmente dall’istituto.

Alle tabelle vengono premesse note esplicative che,

per maggiore chiaresza, è baie richiamare integrai*

Ansitntto ri avverte che la media aritmetica

21 indici noe costituisce un vero • proprio

del casto della vita, poiché essa è ottenuta

stesso

peso

a tutti i generi considerati, e

quindi dalla importansa maggiore • mi

hanno nel consumo complessivo. Cài spiega

variazioni segnate dai numeri im

tari, calcolati in base ni bilancio tipico di una

oparan, e le vanemout segnate da queste w d n

di diresse entità. Le medie in parala

celata sopratutto come punte di

gli indici di variabilità dsi fegati indici

Questi indici « vriih ifcli setvana a

di quante differiscono tra leva i

dsi p ra ti dsi si||d i generi rispetta

Gli indici di variabilità adottati sono:

1° lo scostamento semplice medio, cioè la media

delle differense (prese in valore assoluto) tra i singoli

indici e la loro media aritmetica;

2° la differensa media, cioè la media delle dif­

ferense (in valore assoluto) esistenti tra ciascun indice

e tutti gli altri.

La misura più corretta della variabilità dei pre­

detti valori è data dal rapporto percentuale dello

scostamento semplice medio, o della differensa media,

<<«ll« media degli indici dei prezzi.

Questo metodo seguito dall’istituto risulta cosi

dalle seguenti tabelle; il prospetto (A) indica, sulla

base delle risultanse degli 84 principali Comuni del

Regno:

1° La media mensile dei pressi di ciascuno dei

21 generi ed i relativi indici aventi come base uguale

a 100 il presso medio calcolato per l’anno 1913;

2° gli indici medi e gli indici di variabilità;

ed 0 prospetto (B) riporta gli indici medi complessivi

dei pressi al minuto dei 21 generi, al 1° febbraio

degli

1920*1934, aventi come base uguale a 100

il prezzo medio calcolato per l’anno 1913.

PrMpctlo B.

ANNI

rU B K A lO ANNI

f l U I A l O

—---------- H i

1920

392,9

1928

529,4

1921 .

540,0

1929

564,7

1922

559,6

1930

535,7

1923

527,2

1931

4S0,0

1924

529,0

1932

4353

1925

6094

1933

4113

1926

648,9

1934

3923

1927

6143

— •

"

- Per quanta

levati in Torino, al prospetta

(C)

riparta i p ra ti

ri-

4