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Che si tratti di veri gioielli d'arte è anche

provato dalla fiducia accordata all*« Albano,

Macario e C. » dall'autorevole Sovraintendenza

dei monumenti, da cui il prof. Monti viene me­

ritatamente apprezzato. Lo testimonia pure il ri­

levante contributo che laSocietàè stata chiamata

a dare al ripristino di insigni edifici, con le ve­

trate, ad esempio, di Sant'Orso ad Aosta e con

quelle della famosaAbbazia di Staffarda : auten­

tici capolavori, di stile superbo e di tecnica non

superata, davanti ai quali l’osservatore si sente

portato in una incantevole atmosfera di irrealtà.

Naturale che, per compiere in maniera soddi­

sfacente una così complessa mole di lavoro, le

officine dell*« Albano, Macario e C. » abbiano

dovuto via via ampliarsi ed arricchirsi.

E’recentel’organizzazioned’unnuovoreparto,

con modernissima attrezzatura, destinatoadepo­

sito, sito in Corso Francia, con raccordo ferro­

viario, grandi locali ben distribuiti e personale

numeroso per ricevere e smistare le materie pri­

me, nonché per assicurare la sollecita spedizione

dei manufatti.

Ma i reparti per la lavorazione rimangono

tutti nello stabilimento di via Gaudenzio Ferrari

dove sono pure la Sede e l’Amministrazione.

Giova accennare, sommariamente, all’intera

attività delle vaste officine.

Vi si fabbricano specchi in reparti i meglio

dotati fra quanti esistono in Italia; si eseguiscono

le molature per cristalli da piroscafi e automobili,

ramo, anche questo, in cui la Società eccelle; si

foggiano e si adattano vetri speciali e marmoriti

per cliniche e sale operatorie.

Un apposito forno, ideatodai dipendenti della

Ditta medesima, e del quale essa non ha man­

cato di garantirsi il brevetto, fu costruito per la

cottura delle vetratee per la curvatura di vetri e

cristalli. Sono, infine, da rammentare i reparti

della smerigliatura, incisione, decorazione a ro­

vescio per insegne, e quelli sussidiari dei fale­

gnami, verniciatori, ecc.

Riesce utile un fuggevole elenco almeno dei

principali prodotti. Escono da via Gaudenzio

Ferrari : vetri stampati, tegole di vetro, specchi

da toeletta di qualsiasi genere edimensioni, vetri

cattedrali con incisione e parte con dorature o

coloritura, antini di cristalli molati con legatura

in ottone o in vetro opalescente, vetrate legate a

piombo per mobili e palazzine, targhe, mostre

per nogozi, contro antine, cristalli neri incisi per

lapidi funerarie, specchi montati con guarnizioni

in legno scolpito, lampade in vetri colorati, fio­

riere e giardiniere.

' Nell’odierno risveglio di artigianato, attraverso

il quale si riaffermano schietti valori di razza,

questa Ditta ha saputo porsi gagliardamente in

primissima linea.

Ben meritato, quindi, è il largo favore con

cui, ovunque, si accolgono le*ue manifestazioni,

sempre intesea tener alto il prestigio dell’arte e

dell*industria italiana.

E R MA N N O L O N G O ^ Ì ^ UBR,FICANT'

Viviamo nel secolononsolodell’elettricità, ma

anche della benzina; e, fra le due dominatrici,

la seconda non ha meno importanza.

Offre anzi, almeno come alimento ai mezzi di

locomozione, un innegabile vantaggio: quello di

nonmancarmai. Potrà esserci talvolta nei veicoli

elettrici una malaugurata interruzionedi corrente:

non ci sarà mai scarsità, solo che si voglia, di

benzina da versare negli assetati serbatoi delle

automobili.

Chi non conosce quelle snelle torrette, quelle

colonnecilindricheatinta fiammanteentrate trion­

falmente a far parte dei normale arredo stra­

dale, fra la siepe di antenne, lampioni, cippi,

pietre miliari, cartelli segnalatori e sostegni d’i­

scrizioni pubblicitarie?

Quando fu impiantato, in Italia, il primo di­

stributore automatico stradale per benzina? Ap­

pena tredici anni fa: esattamente nel 1916. Il

particolare pub avere un curioso interesse per i

minuti ricercatori di date. Ed era naturalissimo

chesorgesseaTorino, la città cheì culla gloriosa

dell'industria automobilistica italiana.

Aggiungeremoch’essoeradovutoall’iniziativa

della Ditta torinese Ermanno Longo, la seconda

del genere, per anzianità, fra quante s’aprirono

poi sulla nostra piazza.

1suoi uffici sono in Corso Oporto

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e i suoi

ampi depositi si trovano nella strada Moncalieri

(Alberoni).

Attività generaledi questarinomatissimaCasa,

la cui fondazione risale al 1905, è la rivendita

di Benzina -Lubrificanti -Pneumatici. Attività

particolare: il commerciodella benzina, ch'essa

in parte acquista dalle Società estere d’ importa­

zione e in parte introduce direttamente.

Si puòaffermarechequellodiErmannoLongo

è l’unico deposito in Torino che offra un’attrez­

zatura completa, sicura, sistemata con criteri di

assoluta modernità.

Tale è anche il giudizio manifestato da valo­

rosi competenti ch’ebbero più volte occasione di

visitarlo e rimasero ammirati dell’abbondante

macchinario di precisione, degh apparato di

controllo per la wn»pnliyifti# rtfflt miteni,

nonchi della organizzazionescientifcca del lavorò:

un vero piccolo modello cu JiiuiBufwXiMiMOfKi

secondolaparola oggi invoga, con personalerela-