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La PAA Industriale quindi non va « improvvi­

sata » dalla « genialità » dei profani quando le

«bombe cadono sulla testa»: va bensì preparata

per tempo sulla base di un « piano regolatore » co­

stituito appunto da un « progetto di PAA ». elabo­

rato da un tecnico

sftecializzato.

approvato (a tutti

gli effetti

tecnici

e

legali)

dalle Autorità (locali e

centrali) a ciò preposte, attuato per gradi (in tem­

po di pace) e prontamente integrato (in tempo di

guerra) secondo le necessità, possibilità, opportuni­

tà generali e contingenti.

I n tale progetto deve comprendere:

1 ) Una « relazione descrittiva»: un fascicolo

cioè, costituito — non già da una « chiacchierata

informativa ». su ciò che si « vorrebbe » o « potreb­

be » fare — bensì da un \ero e proprio « piano di

mobilitazione » di ciò che si « deve » fare. Un com­

plesso quindi di cifre, dati, distinte, notizie, pre­

ventivi di spesa, ecc.. scheletrici, completi, accu­

ratamente riordinati in un foglio « Notizie gene­

rali » ed in sette allegati : « Allarme », « Sfolla­

mento ». « Oscuramento ». « Occultamento ». « Pro­

tezione Sanitaria ». « Protezione Antincendi »,

« Protezione Antidirompenti » : provvedimenti tut­

ti sui quali ci fermeremo più avanti.

2 ) una « planimetria d'ubicazione » : una pian­

ta (preferibilmente in scala 1 : 2000) cioè, intesa

essenzialmente ad illustrare ia posizione dello sta­

bilimento nel rione e ia importanza del rione agli

effetti della PAA e nei confronti dello -tahilimento

( possibilità viciniori di pericolo, di protezione,

ecc.);

3 ) un « piano di protezione del personale » :

una pianta, od una serie di piante se vi sono più

piani ( preferibilmente in scala 1 : 200 od in sca­

la 1 : 500) cioè, intesa essenzialmente a fissare ( con

segni e colori convenzionali) il complesso dei prov­

vedimenti previsti per la protezione delle « masse

inerti » e delle « masse attive » ( allarme, sfolla­

mento. ricovero, protezione sanitaria);

4 ) un « piano di protezione dello stabilimen­

to » : una pianta, od una serie di piante se vi sono

più piani ( preferibilmente in scala 1 : 200 od in

scala 1 : 500) cioè, intesa essenzialmente a fissare

(con segni e colori convenzionali) il complesso dei

provvedimenti previsti per la protezione dei mate­

riali. degli impianti, degli «labili, ecc. (allarme,

oscuramento, occultamento, protezione antincendi;

protezione tecnica antidirompenti).

5 ) una « tabella del personale di PAA» : uno

•pecchio riassuntivo cioè, della « massa attiva ». del

personale cioè necessario per assicurare i servizi —

sorveglianti (antipanico), sanitari (antigas), pom­

pieri (antincendi). tecnici (antidirompenti) — pre­

visti per la PAA dello stabilimento; nonrhè neces­

sario per assicurare la continuità delle attività che

non possono essere interrotte (centralini termici,

elettrici, ere.; forni di fusione, di trattamento, ecc.;

manipolazioni chimiche in atto. ecc.).

6") una « tabella degli equipaggiamenti di

PAA » : uno specchio riassuntivo cioè, delle dota­

zioni individuali previste per il « primo intervento»

delle dette « masse attive » ;

7°) una « tabella degli attrezzamenti di PAA » :

uno specchio riassuntivo cioè, delle dotazioni col­

lettive previste per il « secondo intervento » delle

dette « masse attive ».

APPENDICE AL PROGETTO DI PAA

Il

progetto di PAA è dunque ii « piano regol

tore » in tempo di pace ed il « piano di mobilita­

zione » in tempo di guerra del complesso dei prov­

vedimenti

iberisti

per la PAA del personale, delle

installazioni, dei locali, ecc., necessari per assicu­

rare la continuità della produzione in tempo di

guerra ed in caso di incursioni aeree.

Ne consegue la necessità di un*« appendice al pro­

getto di PAA » intesa a fissare — nei confronti

delle Autorità locali e centrali interessate — quan­

to. del detto complesso di provvedimenti, è stato già

attuato

ad una data prestabilita ( generalmente ogni

fine semestre).

Una tale appendice deve comprendere:

1 ) Un «rapporto informativo»: un paio di

paginette cioè, riferentesi scheletricamente ai sin­

goli allegati, paragrafi, voci, ecc., interessate del

progetto depositato.

2

) Una serie di tre tabelle: quelle stesse elen­

cate in

5,

6. 7, con però la indicazione dei nomi­

nativi, quantitativi, ecc.

esistenti.

PUBBLICAZIONI DI PAA

Appare con ciò evidente che il « progetto di

PAA ». e di conseguenza la relativa appendice, non

può essere elaborato da chi — anche se eminente

tecnico in altri campi — non ha una preparazione,

sia pure sommaria, in materia di PAA.

Da ciò la necessità di « pubblicazioni di PAA » di­

ramate ai singoli interessati.

Già il CPPAA aveva, fin dal

1935,

elaborato e

diramato, in

2000

esemplari, un fascicolo tricolore:

« La compilazione del Progetto di Protezione Anti­

aerea » ;

che conteneva, fra l'altro, uno schema a questiona­

rio atto a servire da vera e propria falsariga per

-la compilazione della relazione di progetto.

Tale fascicolo è attualmente in aggiornamento e

sarà — ~ cura deU'Autorità Centrale — esteso a

tutti i CPPAA del Regno.

Costituitasi la Commissione di PAA Industriale,

si prowide immediatamente — e da allora sistema­

ticamente — a diramare, a tutti gli interessati

( 1 1 0 0 :

millecealo circa):

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