Nato in Savoia, studia ad Annecy prima di laurearsi in ingegneria idraulica a Torino nel 1841. Nel 1843 è impiegato come ingegnere civile presso il Dipartimento dei trasporti pubblici del Regno di Sardegna, nel 1845 nella Direzione dei trasporti del Real Corpo del Genio Civile, dove dal 1851 ricopre la carica di ingegnere di prima classe e assume la conduzione generale delle officine ferroviarie del Regno. Negli stessi anni perfeziona la sua formazione in Belgio e in Inghilterra. Nel 1853, insieme a Sebastiano Grandis e Severino Grattoni, brevetta un tipo di perforatrice pneumatica, e tra il 1857 e il 1871, ancora con Grandis e Grattoni, progetta e conduce i lavori dei 12 chilometri del traforo ferroviario del Fréjus tra Bardonecchia e Modane. La paternità della perforatrice ad aria compressa, come quella dell’idea del tunnel del Fréjus, in cui tale macchina fu largamente impiegata, venne tuttavia contestata dall’ingegnere milanese Giovanni Battista Piatti (1812-1867). A partire dal 1854 svolse attività parlamentare; come Grandis e Grattoni, fu socio della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino.