Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa della Visitazione di Maria Vergine e San Barnaba

Chiesa in stile barocco, edificata per volere del duca Vittorio Amedeo I nel 1617, costituisce il cuore dell’antico borgo di Mirafiori. Particolare rilevanza viene data al culto di San Barnaba, a cui è dedicata una delle cappelle della chiesa.


STRADA CASTELLO DI MIRAFIORI 44

Costruzione: 1617

Bombardamento: 18 Novembre 1942

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  • bombardamento | chiesa

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La chiesa della Visitazione di Maria Vergine e l’annesso convento cistercense vengono fondati nel 1617, su iniziativa del duca Vittorio Amedeo I.

Il complesso religioso, in stile barocco piemontese, viene edificato a poca distanza dall’antico castello di Miraflores, lungo il viale che collegava la residenza sabauda alla borgata. La pianta, a croce greca, è composta da una navata centrale e da due cappelle laterali: quella alla destra dell’ingresso è dedicata a San Bernardo, mentre quella opposta a San Barnaba.

In questa cappella, nel 1885 viene sepolta Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori, e in tale occasione il suo blasone viene dipinto sul soffitto.

Durante la seconda guerra mondiale i sotterranei della chiesa sono trasformati in rifugio antiaereo per gli abitanti del borgo; nella notte tra il 18 e il 19 novembre 1942 i bombardamenti danneggiano gravemente l’edificio.

Il 5 gennaio 1980 una scossa sismica fa crollare il campanile della parrocchia, causando danni anche al convento.

La chiesa rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per Borgata Mirafiori, soprattutto nella ricorrenza dell’11 giugno, festa di San Barnaba.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA DELLA VISITAZIONE DI MARIA VERGINE, MIRAFIORI
Strada del Castello di Mirafiori 44

Chiesa e casa parrocchiale.
Edificio di valore storico-artistico, bell'esempio di parrocchiale foranea barocca comprendente chiesa e casa con loggiato.
Costruita nel 1617 come risulta dall'epigrafe. Uno stemma Savoia è murato in una parete del cortile proveniente indubbiamente dal timpano della facciata.

M. LUPO, 1982.
Tavola: 79/83

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2645 , cart. 57, fasc. 12

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà