Il negozio aperto nel 1852 come sede del Regio stabilimento musicale Giovanni Chiappino, Editore e Provveditore della Famiglia Reale, divenne in seguito SEMT – Società Editrice Musica Torino – ultima tra le grandi case editrici, ancora attiva nell’ultimo dopoguerra, dal 1976 affidata all’esperienza della proprietaria Perez Ilka.

Il locale si conservava piuttosto inalterato all’interno e all’esterno, sino all'ultima attività commerciale.  Il piccolo vano vendita, di forma pressoché quadrata con volta a crociera, aveva tre pareti completamente coperte da alte scaffalature di inizio Novecento in legno di ciliegio, alleggerite da cornici sagomate in corrispondenza dei settori laterali. Lungo una parete era collocata una paratia lignea di piccoli vani chiusi e cassetti di varie dimensioni, contraddistinti da lettere bronzee, appositamente studiati per classificare gli spartiti secondo l’ordine alfabetico degli autori.

Il fronte esterno del negozio è ornato da una bella devanture in legno di noce, formata da cinque moduli verticali, di cui uno è l'ingresso a bussola, che poggiano su un basamento in legno e uno zoccolo in granito rosso; è sormontata dall’insegna lineare in vetro rosso con scritte in oro.