Scheda: Evento - Tipo: Culturale

Salone del Libro 2019

Il Salone Internazionale del Libro di Torino, progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, torna da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2019 per cinque giorni di sconfinati incontri e dialoghi intorno ai libri e alla lettura. Il tema della 32° edizione è Il gioco del mondo, titolo di una delle opere più influenti di Julio Cortázar, scrittore che ha fatto della mescolanza di culture la propria forza. Una delle novità di quest’anno è lo spagnolo, lingua ospite del Salone, tra le più parlate al mondo e capace quindi di unire popoli e paesi, da esplorare incontrando grandi autori provenienti dal Centro e Sud America. Per scoprire tutto del Salone che verrà, iscriviti alla nuova newsletter del Salone del Libro: link https://www.salonelibro.it/it/newsletter.html


Data dell'evento: 09 Maggio 2019 - 13 Maggio 2019

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  • Libro

01. 32° edizione. Il gioco del mondo

La cultura non contempla frontiere o linee divisorie, la cultura i confini li salta. Supera divisioni, frantuma muri, balza dall’altra parte. Per creare.Come fa il lettore del “contro-romanzo” di Julio Cortázar, grande maestro del Novecento, libro sconfinato e invito alla ribellione, alla fuga e all’avventura, perché costruito in modo che chi legge possa scegliere dove andare attraverso le pagine, da leggere oppure scartare.

È Il gioco del mondo, una delle opere più felici e influenti degli ultimi cinquant’anni, titolo e tema scelti per questa 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Julio Cortázar ha fatto della mescolanza di culture la propria forza: nato in Belgio da genitori argentini, girò l’Europa per poi trasferirsi in Argentina all’età di 5 anni. Nel 1951 andò a Parigi dove rimase fino agli ultimi giorni. Vissuti, idee, storie che si intrecciano e rendono questo scrittore uno dei migliori nel mettere in pratica una capacità che è un dono, quello della creazione fantastica.

Julio Cortázar fu – ed è tuttora, perché dei classici bisogna parlare sempre al presente, se non al futuro – un ponte tra due continenti e tra diverse culture, per questo è lui a guidare i cinque giorni del Salone, a orientare pensieri e riflessioni. Per questo è lui a lanciare il sassolino immaginario, quello che nel gioco della campana, Rayuela in spagnolo, titolo originale dell’opera, serve a compiere il balzo, a superare il confine, per accorgersi, giocando, che quel limite è evanescente e labile perché disegnato solo con il gesso (1).

 

02. Il manifesto di MP5

MP5 è un’artista italiana nota per il suo stile di disegno in bianco e nero che utilizza in numerosi e differenti media, dai video di animazione al muralismo, fino all’installazione. Le sue immagini rimandano all’arte classica dando forma ad una nuova mitologia che sottende a una visione critica e politicamente impegnata della realtà. Attiva nella scena artistica underground e nella controcultura europea, negli ultimi dieci anni ha strettamente legato il suo lavoro a quella queer e femminista. La sua arte incisiva e l’immaginario non convenzionale che la contraddistingue ne fanno una madrina perfetta per quel grande laboratorio e inesausto luogo di sperimentazione che è il Salone del Libro.

Nata a Napoli, ha studiato scenografia per il teatro all’Accademia di Belle Arti di Bologna e animazione presso la Wimbledon School of Art di Londra. Dagli studi di scenografia deriva un legame stretto e duraturo con il teatro di ricerca, rintracciabile soprattutto nelle sue installazioni audio-video, ma che continua a influenzare anche i suoi grandi interventi murali, dislocati in numerose città d’Europa. Le sue opere sono state esposte in festival e musei. Nel 2013 ha rappresentato l’Italia per il progetto La Tour 13 a Parigi e nel 2016 ha tenuto la sua prima mostra personale italiana presso la galleria Wunderkammern di Roma. Ha collaborato con il regista Abel Ferrara, con la designer e gallerista Agnes B a Parigi e con la galleria Lazarides di Londra, e attualmente con Gucci per la campagna Chime for Change sull’uguaglianza di genere (1)

 

03. Il Salone Internazionale del Libro di Torino, cos'è?

L'appuntamento con il Salone Internazionale del Libro di Torino si rinnova ogni anno a maggio nei padiglioni di Lingotto Fiere. Un capolavoro di architettura industriale, il comprensorio del celebre stabilimento Fiat con la rampa elicoidale e la pista sul tetto. Disegnato fra il 1915 e il 1922 e ammirato da Le Corbusier, dal 1985 il complesso è stato trasformato da Renzo Piano in centro espositivo, congressuale e commerciale.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è un progetto dell' Associazione Torino, la Città del LibroFondazione Circolo dei lettori con il sostegno di Regione PiemonteCittà di Torino e di Compagnia di San PaoloMinistero per i beni e le attività culturaliCentro per il Libro e la LetturaFondazione CRTItalian Trade Agency ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane,Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del PiemonteFondazione Sicilia, Fondazione con il Sud.

Il Comitato d’Indirizzo, presieduto da Giulio Biino, presidente dalla Fondazione Circolo dei lettori e dal direttore Maurizia Rebola, è il luogo del coordinamento delle attività organizzative. Vi prendono parte Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro, un rappresentante della Regione Piemonte e della Città di Torino, e uno per ciascuna associazione di categoria: ADEI Associazione degli Editori Indipendenti, AIB Associazione Italiana Biblioteche, AIEAssociazione Italiana Editori, ALI Associazione Librai Italiani e SIL Sindacato librai.

Dai 100.000 passaggi dichiarati e 553 espositori della prima edizione nel 1988, il Salone è cresciuto fino ai 144.386 visitatori e i 1.200 espositori del 2018.

Quella del Salone è una forza fondata su quattro diverse identità in equilibrio fra loro. Il Salone di Torino è al tempo stesso la più grande libreria italiana del mondo, un prestigioso festival culturale, un essenziale punto di riferimento internazionale per gli operatori professionali del libro e un importante progetto educational dedicato alla promozione del libro e della lettura presso i giovani lettori.

Tutti elementi che, da sempre, gli permettono di affrontare con entusiasmo qualunque sfida all'insegna dell'innovazione e del cambiamento (1).

 

04. La storia

Il Salone nasce nel 1988 da un'idea di due torinesi: il libraio Angelo Pezzana e l'imprenditore Guido Accornero. Fin dalla prima edizione si caratterizza per un tema annuale, un filo conduttore che unisce i convegni più importanti. A inaugurare il Salone è il poeta russo Josif Brodskij, premio Nobel 1987. Nel 1999 il Salone viene rilevato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino e prende il nome di Fiera del Libro e dal 2001 Fiera Internazionale del Libro, per poi tornare alla denominazione originaria nel 2010. La promozione e il progetto culturale sono affidati alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Presidente dal 1998 al giugno 2015 è Rolando Picchioni, dal giugno 2015 al luglio 2016 Giovanna Milella, da ottobre 2016 ad aprile 2017 Mario Montalcini e dall'aprile 2017 Massimo Bray. Direttore editoriale dal 1998 al 2016 è lo scrittore Ernesto Ferrero, cui succede dal 14 ottobre 2016 lo scrittore Nicola Lagioia (1).

Note

(1) da https://www.salonelibro.it/it/

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino