Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Ex stabilimento Fiat Sezione Materiale Ferroviario

Sede delle Officine Diatto fin dal 1906, dal 1912 adibito alla fabbricazione di locomotive. Nel 1917, dopo aver assorbito la Diatto, l’edificio diventa di proprietà della Fiat che vi impianta la sezione Materiale Ferroviario. Lo stabilimento Fiat Sezione materiale ferroviario fu bombardato nella notte del 17 agosto 1943. Attualmente è un’area residenziale.


VIA RIVALTA 61/A

Costruzione: 1906
Ad opera dell’ingegnere di Ferraris

Ampliamento: 1912
Ad opera di Ferraris

Variazione: 1917
Fondazione della Fiat Materiale Ferroviario e passaggio dell’edificio al gruppo Fiat

Bombardamento: Novembre 1942

Bombardamento: Dicembre 1942

Bombardamento: 17 Agosto 1943

Bombardamento: Giugno 1944

Bombardamento: Luglio 1944

Dismissione: 1975
Creazione della Fiat Ferroviaria Savigliano e progressiva dismissione dello stabilimento

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Categorie

  • bombardamento | abitazione | fabbrica

Tag

  • bombardamenti

Storia dell'edificio

Sede delle Officine Diatto fin dal 1906, l’edificio, originariamente costituito da tre grandi fabbricati, è realizzato su progetto dell’ingegner Ferraris, che nel 1912 si incarica anche di seguire il successivo ampliamento, che prevede la costruzione di un nuovo locale in cemento armato adibito alla fabbricazione di locomotive. Nel 1917, dopo aver assorbito la Diatto, l’edificio diventa di proprietà della Fiat che vi impianta la sezione Materiale Ferroviario. Nel corso degli anni, la Fiat provvede a effettuare modifiche che portano il complesso a estendersi su una superficie di 47.000 metri quadrati. Bombardato dall’aviazione alleata tra il 1942 e il 1944, l’edificio cessa il suo utilizzo industriale dopo la costituzione, nel 1975 della Fiat Ferroviaria Savigliano, che coincide con il trasferimento a Savigliano delle attività precedentemente svolte nel complesso di Torino. Attualmente è un’area residenziale.

Bombardamenti

Lo stabilimento e la ferrovia di raccordo furono bombardati da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro nella notte del 17 agosto 1943. L’edificio fu parzialmente distrutto, la parte rimanente subì danni al tetto, crollo di volte e muricci, danni agli infissi e lesioni ai muri, provocati da bomba dirompente.

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 1572, cart. 32, fasc. 31, n.ord. 1

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Ente Responsabile

  • ISMEL
  • Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà